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Marsala, pista ciclabile, continuano le proteste allo Stagnone

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Marsala, pista ciclabile, continuano le proteste allo Stagnone

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sabato 10 Luglio 2021

I manifestanti: “La via Giacalone strada di uscita. Ripristinare il progetto originario, siamo in ginocchio”

Continuano le proteste, a Marsala, in particolare nella suggestiva ma attualmente discussa Riserva delle Isole dello Stagnone. Una protesta che ieri pomeriggio ha dato vita ad una manifestazione vasta e partecipata all’Imbarcadero Storico per Mozia.

Gli “Amici dello Stagnone”, ovvero operatori turistici della zona, Associazione Strutture Turistiche, residenti o semplici cittadini, hanno ribadito a gran voce: “Bisogna ripristinare il progetto originario della pista ciclopedonale, quello che prevedeva una viabilità a senso unico con pullman, aree parcheggio e manutenzione dei canneti per rendere più facile il transito.

Un progetto che manteneva a doppio senso la via Giacalone, importante via di fuga del litorale, considerando che la precedente si trova a 3 chilometri e che per percorrerla a volte d’estate ci si impiega anche 40 minuti. Per noi ripristinare la via Giacalone è vitale. Avevamo anche firmato un documento in 200 ma non è stato preso in considerazione. Con questa ordinanza avete fallito, in 40 anni la via Giacalone non è mai stata chiusa come via d’uscita”.

Sul posto sono intervenuti alcuni
ex ed attuali esponenti politici: l’ex sindaco Alberto Di Girolamo, l’ex vice
sindaco Agostino Licari, la già consigliera comunale Linda Licari, gli attuali
consiglieri di minoranza Nicola Fici e Mario Rodriquez, l’associazione
Arcobaleno.

Ma è all’arrivo del sindaco Massimo Grillo, del suo vice Paolo Ruggieri e del Presidente del Consiglio comunale Enzo Sturiano che gli animi di tutti si surriscaldano, con il primo cittadino a ribadire che il progetto della pista non era dei migliori, e con i manifestanti dall’altra parte ad affermare come invece il progetto originario fosse buono.

“La pista ciclopedonale è
un’ottima scelta – afferma Grillo -. Anche se io non l’avrei fatta così ma non
ho aspetti tecnici per dire questo. Abbiamo ereditato una casa a due piani
senza scala. Se succede un incidente, di chi è la responsabilità, del sindaco?
Dell’Amministrazione? Per questo non posso obiettare l’ordinanza del Comandante
della Polizia Municipale Vincenzo Menfi”. Ad alzare notevolmente i toni del
dibattito, il vice sindaco Paolo Ruggieri: “Politica è capire che abbiamo
ereditato un progetto senza parcheggi”.

L’ex sindaco Alberto Di Girolamo,
che ha voluto fortemente realizzare la pista ciclopedonale dello Stagnone, è
intervenuto prendendosi gli applausi dei presenti: “Il progetto della pista
aveva ricevuto l’avallo dei Vigili urbani, della Soprintendenza del Mare e del
Libero Consorzio. La Regione lo ha approvato e ci ha dato il finanziamento. La
via Giacalone era a doppio senso e così doveva restare da progetto. Per ogni
decisione però, il Comandante deve parlare col sindaco”. Grillo però non sembra
essere d’accordo e gli ricorda: “Alberto nel progetto non c’era nulla, non
c’erano aree di sosta, non era fatto bene”.

E’ il primo vero confronto tra Grillo e Di Girolamo in pubblica piazza dopo le elezioni dell’ottobre 2020 che li ha visti come principali sfidanti a candidato sindaco di Marsala. Ed è qui che arriva una provocazione a Grillo, che non coglie, da parte dei manifestanti: “Signor sindaco, se prendiamo il progetto e c’è scritto che la via Giacalone è a doppio senso lei si dimette?”.

Altro durissimo intervento quello
del Presidente del Massimo Consesso Civico, Enzo Sturiano: “Il Comandante dei
Vigili su un aspetto tecnico non può prendere una scelta dell’Amministrazione,
se questo succedeva in passato si chiamava abuso d’ufficio”.

Tra gli argomenti trattati, la mancanza di parcheggi nell’area, di restringimenti di carreggiata, di eventuali mezzi di soccorso che per uscire devono percorrere tutto il secondo lungo tratto dello Stagnone. Ma è chiaro che è scontro aperto.

Claudia Marchetti

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