Fulmine sulla Chiesa di San Vito a Mascalucia (Ct), tanta paura, ma “nulla di grave” - QdS

Fulmine sulla Chiesa di San Vito a Mascalucia (Ct), tanta paura, ma “nulla di grave”

Gabriele Patti

Fulmine sulla Chiesa di San Vito a Mascalucia (Ct), tanta paura, ma “nulla di grave”

venerdì 27 Marzo 2020

E adesso, passata la paura, a Mascalucia si torna a pensare al virus. Da oggi controllo coi droni

MASCALUCIA – Un fulmine seguito da un forte boato interrompe una tranquilla serata mascaluciota ai tempi del Coronavirus. Un incendio si è sviluppato nella serata di mercoledì all’interno dei locali della chiesa di San Vito Martire, accanto al palazzo comunale. In pieno centro storico.

A seguito di diverse segnalazioni, sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco (di cui un’autoscala) e tre volanti dei carabinieri. L’intervento dei pompieri ha permesso di placare immediatamente le fiamme. Il fulmine, forse diramotosi in due, ha colpito la centralina elettrica che si trova nella parte sommitale del campanile della chiesa e provocato danni di modesta entità all’impianto d’allarme del Comune.

A seguito del divampare delle fiamme, si sono riscontrati anche brevi black out elettrici che hanno interessato le strade cittadine. Dell’accaduto è stato immediatamente allertato il sindaco, Vincenzo Magra, il quale, dopo essersi recato sul posto e verificato le condizioni dell’impianto d’allarme del Comune, ha voluto tranquillizzare la cittadinanza con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook. “L’incendio alla chiesa di San Vito – scrive il primo cittadino – è stato tempestivamente domato, insieme al comandante della polizia locale, Paolo Rizzotto, e al comandante dei carabinieri, Rosario Torrisi”.

L’accaduto ha generato attimi di tensione in un periodo di emergenza qual è quello che stiamo vivendo. Per questo il sindaco ha immediatamente raggiunto l’area della chiesa di San Vito, “dove fortunatamente – prosegue – il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha permesso di contenere i danni”. Da una prima ricostruzione, aggiunge Magra, sembra che il fulmine, come detto, abbia prodotto il surriscaldamento della centralina elettrica generando le fiamme. “Adesso – dichiara il sindaco al QdS – stanno lavorando i tecnici”. E assicura: “Nulla di grave comunque”. Nel frattempo, ieri mattina, sono stati eseguiti i sopralluoghi. “Ho anche eseguito personalmente il sopralluogo di controllo nella torre campanaria dove ho potuto riscontrare che soltanto la centralina elettrica ha preso fuoco, essendo fortunatamente ubicata in area esterna alla chiesa”.

Risolta una grana, adesso si ritorna alla quotidianità e all’emergenza Coronavirus. Che, al momento, per il primo cittadino impone un controllo più stringente nelle aree sensibili della città, come farmacie, supermercati e posta. Zone, queste, in cui è più facile che si creino assembramenti. Mercoledì scorso, infatti, dopo aver pubblicato un video dal titolo “Prove tecniche di controllo” in cui il sindaco mostra il primo utilizzo del drone che dovrebbe stanare chi non si attiene alle misure di contenimento del contagio da Covid-19, previo via libera dell’Enac (l’Ente nazionale di aviazione civile), ha firmato l’ordinanza che autorizza la polizia locale a fare uso dei velivoli. “Da domani (oggi per chi legge, ndr) – annuncia Magra – comincia ufficialmente l’attività di controllo aereo”.

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