Matrimoni, battesimi, comunioni e cresime, cosa si può fare - QdS

Matrimoni, battesimi, comunioni e cresime, cosa si può fare

Ivana Zimbone

Matrimoni, battesimi, comunioni e cresime, cosa si può fare

martedì 27 Aprile 2021

Le celebrazioni civili e religiose non sono vietate. Ma resta il divieto dei festeggiamenti e anche il coprifuoco.

La primavera, in tempi non Covid, è la stagione preferita di coloro che desiderano celebrare matrimoni, battesimi, comunioni, cresime. Nel 2020 quasi tutte le cerimonie sono slittate all’autunno. Ecco adesso cosa si può fare e cosa invece resta vietato.

FESTE ANCORA VIETATE, MA CONCESSE LE CELEBRAZIONI RELIGIOSE E CIVILI

Pronunciare il fatidico sì, cresimarsi o battezzare il proprio figlio non è vietato. Le celebrazioni religiose e civili sono consentite nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti, che riducono il numero di partecipanti al minimo (in funzione delle dimensioni dei locali) e che prevedono il distanziamento sociale e l’obbligo di mascherine.

Ma le feste rimangono proibite, sia al chiuso ché all’aperto. Nelle zone rosse non sono consentite le visite ad amici e parenti, nelle zone arancioni e gialle – invece – si può ricevere in casa fino a un massimo di 4 persone eventualmente accompagnate da minori.
Dunque non è ancora possibile fare alcun banchetto dopo nessuna celebrazione.

COPRIFUOCO E ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE

Palazzo Chigi – nonostante l’acceso dibattito – si è solo mostrato disponibile a riduscutere le nuove misure a distanza di 15 giorni dall’ultimo decreto.
Dunque rimane il coprifuoco su tutto il territorio nazionale fissato alle ore 22.
Si possono consumare i pasti all’interno delle attività di ristorazione nelle zone gialle, ma soltanto all’aperto e con distanziamento superiore a 1 metro. Dal primo giugno sarà consentito tutto questo anche al chiuso, ma solo dalle ore 5 alle 18.

In zona arancione e rossa bar e ristoranti restano chiusi. Rimane consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. È sempre concessa la consegna a domicilio di cibo e bevande.

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