Matteo Messina Denaro, il legale: "Condizioni disperate" - QdS

Matteo Messina Denaro, peggiorano le condizioni di salute. Il legale: “Non mangia più”

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Matteo Messina Denaro, peggiorano le condizioni di salute. Il legale: “Non mangia più”

Redazione  |
martedì 08 Agosto 2023

Condizioni di salute preoccupanti per Matteo Messina Denaro. Parla il legale: "Sta sempre peggio, va ricoverato".

Si aggravano ulteriormente le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, l’ex boss di Cosa nostra attualmente detenuto al 41Bis al carcere de L’Aquila.

Messina Denaro, il quadro clinico

Dal momento del suo arresto, avvenuto il 16 gennaio scorso alla clinica “La Maddalena” di Palermo, Messina Denaro si trova in cura nello stesso penitenziario per fronteggiare il tumore al colon che lo affligge da qualche anno.

All’interno del carcere, a tal proposito, è stata allestita nei mesi scorsi una stanza per la chemioterapia. Nelle scorse settimane l’ex primula rossa era stata sottoposta a un intervento chirurgico per alcuni problemi urologici, facendo ritorno in giornata stessa nella struttura penitenziaria.

Messina Denaro, il legale: “Condizioni disperate”

Ora, però, il quadro clinico sarebbe peggiorato. Addirittura, secondo il legale di Matteo Messina Denaro, l’ex superlatitante non si reggerebbe in piedi a causa del tumore ormai giunto al quarto stadio.

“Si è aggravato, le sue condizioni sono disperate. Non mangia, beve soltanto, non sta bene, necessita di un immediato ricovero in ospedale. Con un tumore al quarto stadio, con la difficoltà anche a reggersi in piedi, non può stare dentro una cella al 41Bis. Deve essere assistito da un infermiere dentro una struttura ospedaliera il prima possibile”, dichiara all’AdnKronos Alessandro Cerella, il legale che dallo scorso giugno affianca la nipote dell’ex primula rossa, l’avvocato Lorenza Guttadauro, nella difesa del capomafia.

“Io non sono un medico ma le sue condizioni sono critiche, è seguito in maniera encomiabile dal professor Mutti e dal suo staff. Io ripongo massima fiducia nel loro operato ma i medici non possono vederlo quotidianamente e nelle sue condizioni le cose cambiano di giorno in giorno”, aggiunge Cerella.

“Accanimento contro Messina Denaro”

“In carcere non può più stare – sottolinea Cerella – Nonostante il nome che porta come a qualsiasi altro detenuto devono essere garantiti i diritti costituzionali e il giudice di sorveglianza, leggendo le carte, dovrebbe capirlo. Il mio giudizio nei confronti dell’amministrazione penitenziaria e del sistema giustizia in generale è fortemente critico”.

“Nei confronti di Messina Denaro c’è un accanimento: con un tumore al quarto stadio non può stare in una cella senza un infermiere a bere succhi di frutta, invece di avere delle flebo. Dovrebbe essere controllato h24. Ha difficoltà persino a stare in piedi, ha bisogno di tutte le cure che spettano a un malato”, conclude il legale che lo ha visto l’ultima volta lo scorso 3 agosto.

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