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Maturità, liceo Palermo, in presenza si mitiga l’ansia

redazione web

Maturità, liceo Palermo, in presenza si mitiga l’ansia

mercoledì 16 Giugno 2021

Il racconto dei "maturandi della pandemia" nelle parole degli studenti del Classico Vittorio Emanuele. Grande è stato il sollievo per aver evitato gli esami in Dad. I portoni aperti dalle otto

Ingressi scaglionati e nessuna calca, nessun assembramento davanti ai cancelli del liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo, nei pressi della cattedrale.

“Meglio, molto meglio in presenza – ha detto Giuliana Gelsomino – Quest’anno la Dad ha funzionato, anche se la presenza a scuola è un’altra cosa. Abbiamo vissuto due anni molto difficili e la pandemia ha condizionato il nostro percorso di studio, ma gli insegnanti ci sono stati vicini e ci hanno dato la forza e la preparazione per presentarci oggi. La prova è del tutto nuova e complessa”.

I portoni della scuola già alle 8 erano aperti.

Riccardo Raspanti sarà il primo a essere interrogato.

“Oggi – ha raccontato – finisco questo mio percorso di studio. Quest’anno per noi la Dad è andata meglio, tutti eravamo più pronti e ci siamo potuti preparare per questa nuova prova. Tutto in una mattinata”.

“Importante per noi – ha aggiunto – è stata l’esperienza scuola-lavoro. Abbiamo collaborato con la casa editrice Flaccovio per un progetto, poi abbiamo preso parte, come guide, all’iniziativa ‘Le vie dei tesori’ e questo progetto lo abbiamo raccontato ai turisti. Una esperienza bellissima. Oggi finisco e stasera… Forza azzurri”.

Alcune studentesse alle prese con pile di fogli, sedute davanti la scuola, sono impegnate nell’ultimo ripasso e hanno risposto distrattamente alle domande, mentre Mattia Gaetano Tumminia ha tracciato un bilancio della scuola in pandemia.

“Ci è finita bene – ha detto -, temevamo di fare l’esame in Dad, invece oggi ci avviciniamo alla normalità. Certo, è ben diverso questo esame da quello che mi avevano raccontato i miei amici più grandi e i miei genitori. Ma noi siamo gli studentii della pandemia e non lo dimenticheremo presto”.

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