Messina, differenziata e porta a porta dibattito in Consiglio - QdS

Messina, differenziata e porta a porta dibattito in Consiglio

Lina Bruno

Messina, differenziata e porta a porta dibattito in Consiglio

giovedì 24 Giugno 2021

La gestione del servizio, soprattutto in centro storico, è finita al centro delle accuse del Movimento 5 stelle. Il confronto in Aula sul tema andrà avanti anche la prossima settimana

MESSINA – La raccolta differenziata con il servizio porta a porta è ormai estesa in tutta la città, ma non è aumentato il decoro né la pulizia.

Il centro storico è la zona che presenta più anomalie: non ci sono più gli antiestetici cassonetti ma percorrendo la sera le strade intorno a piazza Duomo, via Garibaldi e viale San Martino è un susseguirsi di contenitori di ogni tipo posti davanti ai portoni, a negozi e locali. Con la fine del coprifuoco serale e l’arrivo dell’estate, i messinesi hanno voglia di ripopolare la città di notte, di riappropriarsi degli spazi all’aperto, ma si sono ritrovati anche davanti a una situazione nuova, effetto dell’estensione del porta a porta anche nel centro cittadino, lasciato per ultimo dalla MessinaServizi bene comune perché erano stati in parte previsti i problemi che adesso vengono segnalati dai cittadini.

I consiglieri del Movimento 5 stelle hanno messo più volte in evidenza la necessità di correttivi nell’organizzazione del servizio di raccolta. Nei giorni scorsi hanno anche chiesto un approfondimento in III Commissione consiliare e un confronto con i vertici della MessinaServizi e l’Amministrazione comunale. Il dibattito, con le repliche del presidente Pippo Lombardo e dell’assessore Dafne Musolino, proseguirà martedì prossimo, ma già nella prima seduta sono emersi i primi dati sulla differenziata, che si attesta intorno al 35%, e sulle criticità che devono essere affrontate.

“Quando venne prospettato il servizio di differenziata porta a porta – ha detto Cristina Cannistrà, capogruppo M5s – avevamo proposto l’utilizzo in centro città di isole ecologiche intelligenti, con il Codice fiscale, per evitare la ‘selva’ di carrellati legati con catene ai pali della luce, a cui assistiamo adesso. Il porta a porta, così concepito, può andare bene nelle piccole realtà o nei villaggi, di certo non in una città di 230 mila abitanti e con una conformazione urbanistica del tutto peculiare. Purtroppo le nostre numerose segnalazioni non hanno avuto riscontro”.

Sono stati evidenziati anche problemi nello spazzamento, con marciapiedi ricolmi di rifiuti ed erbacce, la presenza di numerose discariche abusive in molte zone del territorio, la carenza di cestini e le spiagge sporche.

Il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo ha citato alcuni dati del report sullo stato di avanzamento della raccolta differenziata che gli era stato sollecitato di redigere. La realtà messinese, ha sottolineato, va confrontata con le altre 13 città metropolitane d’Italia o con le altre 14 città che superano i duecentomila abitanti. Secondo Lombardo è stato forse penalizzante il cronoprogramma troppo stringente stilato per arrivare in tempi brevi a coprire tutta la città, dal centro ai villaggi. Ora si punta ad assestare la situazione facendo appositi correttivi.

In altre città, come spiegato dal presidente, gli orari di esposizione dei rifiuti sono limitati in un arco temporale ristretto, per evitare di lasciare la spazzatura sui marciapiedi dalle 18 in poi. Riguardo alle mini-discariche, esse vanno bonificate ma non deve passare il messaggio che si tollerano questi abbandoni agli angoli delle strade perché tanto MessinaServizi pulisce.

Stoccata anche alle attività commerciali che, secondo Lombardo, conferivano in passato i rifiuti nei cassonetti quando non avrebbero dovuto e adesso si trovano in difficoltà a organizzarsi con i carrellati. “Messina – ha affermato – è indietro di trent’anni, una generazione che deve essere sensibilizzata alla cultura della differenziata”.

Secondo i dati emersi nell’indifferenziata raccolta si trova il 20% di plastica, il 20% di carta e cartone e il 20% del vetro. La salvaguardia dell’ambiente è uno degli obiettivi che si pongono Amministrazione e MessinaServizi Bene Comune, che hanno ricordato come per esempio a otto tonnellate di carta raccolta corrispondono 120 mila alberi in meno abbattuti.

Il dibattito, come accennato, proseguirà la prossima settimana ed è possibile che vengano proposti correttivi. Le esternalizzazioni di alcuni servizi, l’aumento della Tari e l’impiantistica sono altri aspetti su cui i consiglieri hanno chiesto un approfondimento.

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