Messina, da ex orfanotrofio a Polo sociale e culturale - QdS

Messina, da ex orfanotrofio a Polo sociale e culturale

Lina Bruno

Messina, da ex orfanotrofio a Polo sociale e culturale

sabato 09 Marzo 2024

Città Metropolitana al lavoro per la rifunzionalizzazione del vecchio Istituto di assistenza all’infanzia di via San Paolo. Investimento da 14 milioni di euro per recuperare gli immobili e l’area circostante

MESSINA – Un Polo per attività sociali e culturali prenderà il posto del vecchio orfanotrofio. Il plesso è all’interno di un ampio compendio appartenente alla Città Metropolitana, che si è deciso di rifunzionalizzare utilizzando i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il “Progetto per opere di rigenerazione urbana e ristrutturazione del complesso ex Iai (Istituto di assistenza all’infanzia, in via San Paolo) e delle aree di pertinenza” è stato finanziato con circa 14 milioni di euro. Il Compendio rientra tra le “aree estese a valenza ambientale, culturale e turistico sociale”, ed è primario l’obiettivo di recuperare anche il giardino adiacente e aprirlo al pubblico.

Nel settembre 2022 è stato approvato il Documento preliminare di indirizzo alla progettazione. Il Dip rappresenta l’elemento necessario all’avvio dell’attività di progettazione, disciplina l’attività propedeutica all’affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e ha dunque lo scopo di fornire il contributo utile necessario all’indirizzo e alla predisposizione di quanto necessario programmaticamente “per addivenire alle soluzioni progettuali più confacenti e contiene gli elementi necessari per definire esigenze, obiettivi, modalità e tempi di realizzazione della progettazione degli interventi, in armonia con gli indirizzi programmatici del finanziamento”.

Nei giorni scorsi si è fatto un ulteriore passo avanti perché il direttore generale della Città Metropolitana, Salvo Puccio, ha firmato la determina con cui si autorizzano i lavori di subappalto alla Geoservice Srl di Agrigento, che dovrà occuparsi delle indagini strutturali, con un contratto di quasi 63 mila euro. L’appalto principale del lotto riguardante servizi di architettura e ingegneria per la progettazione e attività di supporto era stato assegnato a un’associazione temporanea di imprese costituita da quattro società.

L’area interessata alla riqualificazione è di grande pregio, a due passi da viale Boccetta e quindi in pieno centro, ma allo stesso tempo lontana dal caos cittadino perché su un terrazzamento, come ce ne sono tanti a Messina, raggiungibile attraverso scalinate. Tanti alberi, un giardino che si estende in altezza dove c’era un percorso che arrivava fino al santuario di Cristo Re, un silenzio surreale, un panorama mozzafiato sullo Stretto, i resti delle antiche mura ne fanno un luogo da riscoprire per gli stessi messinesi che lo conoscono forse solo per il Brefotrofio e le centinaia di bambini che ha ospitato dal 1930 al 1979.

L’immobile oggi è in molte sue parti nel degrado, vengono fatte minime manutenzioni anche sulle aree verdi. L’ex Provincia punta quindi alla riforestazione esterna, al potenziamento green con spazi attrezzati e fruibili anche da utenti con disabilità. Ci sono poi gli immobili che saranno ristrutturati e riqualificati compresa l’ex lavanderia, per ospitare gli uffici della Città Metropolitana destinati a funzioni sociali, culturali e museali. Molti uffici della ex Provincia sono già dislocati nel plesso di via San Paolo, dal settore turistico a quello ambientale e sociale, ma con gli interventi finanziati dal Pnrr saranno ampliati e ammodernati. Previsto anche un polo di coordinamento delle attività di inclusione sociale del progetto “Dopo di noi”.

Quindi attività di inclusione ma anche di recupero della memoria storica, sia attraverso la valorizzazione delle antiche mura che con un Museo dove dovrebbe trovare spazio anche il materiale conservato dall’ex Provincia riguardante i quasi cinquant’anni di storia del Brefotrofio.

L’archivio storico dell’ex Brefotrofio e Iai, costituisce una sezione a se degli Archivi generali dell’Ente e conserva documenti e atti relativi a una tra le più importanti attività esercitate in passato dall’Amministrazione provinciale, l’assistenza ai minori abbandonati o non riconosciuti, che hanno trovato accoglienza in via San Paolo. L’Archivio storico, è stato riesumato nel 2013 dai cantinati del Servizio Politiche sociali, dove era attivo l’ex Brefotrofio prima e l’Istituto assistenza all’infanzia dopo, e ricollocato in altri locali, reso accessibile e oggetto anche di una mostra nel 2014.

La Città Metropolitana, con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha avuto finanziati altre due riqualificazioni di strutture abbandonate o comunque non utilizzate nella pienezza delle loro potenzialità: la Città del ragazzo a Gravitelli, 55 milioni di euro, e l’ex fonderia Ragno per 2 milioni di euro.

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