Per UniMe un rinnovamento sul piano strutturale e digitale - QdS

Per UniMe un rinnovamento sul piano strutturale e digitale

Lina Bruno

Per UniMe un rinnovamento sul piano strutturale e digitale

venerdì 07 Ottobre 2022

L’inaugurazione dell’Aula Cannizzaro è stata l’occasione per fare il punto sul percorso di crescita dell’Università, che ha presentato anche il nuovo portale web realizzato dal Cineca

MESSINA – “In questa Università è partito un percorso irreversibile di cambiamento e trasformazione. Chi verrà dopo dovrà prenderne atto e proseguire con la stessa determinazione di chi crede che le cose, anche in questa città, si possono fare”. Così il rettore Salvatore Cuzzocrea si è espresso ieri durante l’incontro d’inaugurazione dell’Aula Cannizzaro e la presentazione del nuovo portale UniMe, progettato e realizzato dal Cineca.

Anche la transizione digitale nell’Ateneo messinese è quindi realtà e i due anni di pandemia sono stati un banco di prova importante per accelerare un percorso che era già cominciato. Cuzzocrea ha sottolineato che altre inaugurazioni verranno fatte nei prossimi mesi, tappe di un importante lavoro svolto in questi anni per il quale sono stati investiti già circa trecento milioni di euro.

L’inaugurazione della sala ha concluso il restauro e la ridefinizione spaziale e funzionale che hanno interessato anche l’atrio universitario e l’ex Biblioteca di Giurisprudenza. Oltre a essere adibita a luogo di seminari e convegni, la sala sarà anche la sede della Società messinese di Storia Patria. “L’Aula Cannizzaro – ha spiegato il rettore – versava in una situazione di totale degrado edilizio e siamo felici – di poterla restituire allo splendore che merita. I suoi scaffali ospitano la preziosa ‘Collezione Pugliatti’, donataci dall’omonima famiglia”.

L’Università di Messina, quindi, come spazio aperto alla città oltre che alla comunità accademica e agli studenti, che restano il punto centrale della politica e delle scelte dell’Ateneo. “Lo studente – ha sottolineato Cuzzocrea – è il nostro datore di lavoro”. E in questo senso è stato chiesto un contributo per ripensare una città ancora di più a misura di studente, dei fuori sede in particolare, che possono innescare un indotto economico importante e a cui non si è mai dato molto peso.

“In questo momento – ha evidenziato il rettore – ci sono già molti studenti stranieri immatricolati che cercano abitazioni. Stiamo facendo degli accordi con alcune agenzie immobiliari, stiamo cercando di dare loro un supporto, di trovare una soluzione, ma non è semplice”.

UniMe, in ogni caso, continua a investire in servizi. “L’Ateneo ha smesso di essere un’Università per pochi e adesso è una realtà internazionale” ha detto Cuzzocrea, con un appeal crescente e progetti che ampliano i servizi offerti, dalla residenzialità ai luoghi della cultura, con la valorizzazione del patrimonio cittadino, come l’ex hotel Riviera e la sede della Banca d’Italia, altrimenti destinato al degrado. La riconversione dei due edifici in strutture funzionali all’Ateneo aggiunge valore anche a pezzi di tessuto urbano in sofferenza. A questo si aggiungono l’efficientamento energetico e i tanti interventi su plessi e spazi storici dell’Università, dalle aule del dipartimento di Giurisprudenza e l’aula ex Chimica alla riqualificazione del Parco di Villa Pace e il restauro conservativo degli immobili, dai prospetti di alcune sedi dei dipartimenti ai Giardini del Rettorato.

Come molti locali, anche il sito dell’Università, anche quello uno spazio, anche se digitale, ha avuto bisogno di un rinnovamento importante. “La nostra collaborazione con il Cineca – ha spiegato il rettore – è cominciata nel 2018 e, da allora, le innovazioni tecnologiche apportate sono state numerose. Siamo stati la prima Università a effettuare la rilevazione delle presenze in Aula e abbiamo realizzato altri passi importanti, come le lezioni online, il potenziamento della piattaforma Pica per la sicurezza dei dati, la dematerializzazione completa dei percorsi per l’accesso ai concorsi. Grazie al Cineca e all’impegno dei componenti del Ciam, oggi un nostro studente può realizzare tutto tramite il cellulare, compreso il controllo amministrativo e l’upload della tesi di laurea. Tutto ciò non vuole prescindere dal capitale umano dell’Ateneo, ma abbiamo indubbiamente cambiato il volto informatico dell’Università che adesso avrà, finalmente, un sito web a portata di studente”.

“Il nuovo portale – ha concluso Cuzzocrea – è moderno e internazionale. È già stato avviato e verrà ultimato, in tutte le sue componenti, secondo una timeline che vedrà il suo ultimo atto a marzo 2023”.

Soddisfatto della sinergia con l’UniMe si è detto Giacomo Scillia, referente Cineca e parte del team informatico del Consorzio interuniversitario italiano. “La trasformazione digitale dell’Università di Messina – ha detto – oggi è realtà e continueremo a lavorare per raggiungere insieme altri importanti obiettivi”.

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