Caldo anomalo: per la prima volta nella storia ecco la Novembrata, cos'è. Poi arriva l'estate di San Martino - QdS

Caldo anomalo: per la prima volta nella storia ecco la Novembrata, cos’è. Poi arriva l’estate di San Martino

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Caldo anomalo: per la prima volta nella storia ecco la Novembrata, cos’è. Poi arriva l’estate di San Martino

Redazione  |
lunedì 24 Ottobre 2022

dalle Ottobrate, conosciute anche in passato, si passerà, per la prima volta nella storia, alla Novembrata

L’Italia sta attraversando una fase di caldo anomalo. E dalle Ottobrate, conosciute anche in passato, si passerà, per la prima volta nella storia, alla Novembrata.

Ottobrata, origine del termine

Il termine Ottobrata deriva dalle tradizionali feste romane che chiudevano il periodo della vendemmia nel mese di Ottobre. Proprio per celebrare il raccolto, nelle giornate di giovedì e di domenica ogni famiglia organizzava una gita fuori porta detta “ottobrata”. Meteorologicamente parlando, l’ottobrata indica un periodo, tipico appunto del mese di Ottobre, durante il quale l’alta pressione domina per diversi giorni, provocando, di conseguenza, condizioni di stabilità atmosferica, un clima più tardo estivo che autunnale e una quasi totale assenza di piogge. Anticamente era un fenomeno unico e non come quest’anno che abbiamo assistito a più di un’ottobrata e localizzato al Centro-Sud, invece adesso coinvolge anche il Nord.

La prima novembrata della storia

Qualcosa di simile, quest’anno avverrà pure a Novembre. la prima settimana del nuovo mese, sarà caratterizzata, da un caldo anomalo provocato da un nuovo anticiclone chiamato Halloween. Il caldo estivo, dunque, non ci lascerà e dell’autunno si è visto ben poco. Il caldo a novembre non è una novità ma solitamente lo si riscontra leggermente, non con temperature elevate, intorno all’11 novembre tanto che si parla dell’estate di San Martino.

L’estate di San Martino

Dalla novembrata si passerà, dunque, all’estate di San Martino. Secondo una leggenda, durante una notte molto fredda, Martino da Tours (poi San Martino) incontrò un povero e, per ripararlo dal gelo, gli donò metà del suo mantello. Poco dopo si imbatté in un altro uomo, ne ebbe compassione, e gli donò l’altra metà del mantello. Secondo alcune tradizioni, rimasto al freddo, Martino si sarebbe poi riscaldato con i raggi di un caldo sole, comparso come per miracolo, all’improvviso.

Ciò ci fa capire che anche in passato potevano esserci improvvisi cambiamenti climatici ma non erano così forti, erano molto localizzati e duravano pochissimi giorni.

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