Il caso di Miccichè e il gatto nell'auto blu: "Stava malissimo"

Il caso di Miccichè e il gatto nell’auto blu, la spiegazione: “Stava malissimo”

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Il caso di Miccichè e il gatto nell’auto blu, la spiegazione: “Stava malissimo”

Redazione  |
sabato 25 Maggio 2024

"Considero quello che ho fatto lecito": le parole dell'ex presidente dell'Ars dopo il primo interrogatorio nell'ambito dell'inchiesta sul presunto uso illegittimo delle auto blu.

L’ex Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché è stato interrogato sull’uso delle auto blu e ha parlato di uno dei casi che lo avrebbero visto protagonista: l’utilizzo del veicolo di servizio per il trasporto del proprio gatto.

Miccichè ha risposto al giudice per le indagini preliminari facendo ammissioni parziali. Attualmente è accusato di peculato e truffa in concorso, insieme con il suo autista Maurizio Messina: sarebbero oltre 30 gli episodi di uso illegittimo dell’auto blu di servizio contestati all’ex presidente dell’Ars, oggi deputato del Gruppo Misto. Le autorità, in attesa dell’esito delle indagini, hanno disposto per il politico il divieto di dimora a Cefalù (PA), luogo dove ha una villa estiva dove spesso risiede anche nel corso dell’anno.

Il caso del gatto di Miccichè nell’auto blu

Uno dei casi al centro delle dichiarazioni di Miccichè è quello dell’utilizzo dell’auto di servizio per trasportare il proprio gatto.

“Non ho fatto un uso illegittimo dell’auto blu. Ne sono convinto. Se poi mi contestano il fatto di avere fatto accompagnare il mio gatto dal veterinario perché stava malissimo, allora sono disposto ad andare in carcere. Il mio gatto viveva in simbiosi con me, Quando stava male mia figlia mi disse di mandarle subito il gatto. Tutte le altre cose sono inesistenti o molto discutibili. La storia del gatto è l’unica ‘forzatura’”. Lo ha detto all’Adnkronos Gianfranco Miccichè dopo essere stato interrogato dal gip

Dice di avere fatto “delle ammissioni” ma sempre nella convinzione che “l’auto fosse sempre nella mia disponibilità”.

“Che io faccia morire un animale perché mi devo prima studiare la legge, non esiste – avrebbe detto ancora Miccichè -. Peraltro su questo argomento ho dimostrato che il regolamento dell’Ars mi consente di avere l’atteggiamento che ho avuto io (…). Considero quello che ho fatto lecito, con la certezza che quello che facevo fosse avallato dai signori dell’Ars”.

“Ho rinunciato all’auto blu”

“Oggi ho rinunciato all’auto blu, lo dica, Non me lo ha chiesto nessuno“. Queste le parole di Gianfranco Miccichè all’Adnkronos dopo l’interrogatorio. “Oggi ho scritto all’amministrazione di Palazzo dei Normanni per formulare ufficialmente la rinuncia dell’auto blu. Pur avendo fatto uso legittimo dell’auto blu, salvo qualche forzatura, ho deciso di rinunciare”, ha rivelato.

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Immagine di repertorio

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