Migrante con grave patologia cardiaca salvato a Palermo - QdS

Dallo sbarco a Lampedusa alle cure a Palermo, il giovane Frank salvato da una grave patologia

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Dallo sbarco a Lampedusa alle cure a Palermo, il giovane Frank salvato da una grave patologia

Redazione  |
venerdì 01 Settembre 2023

Affidato alle cure dei medici dell'Ismett e dell'ospedale Ingrassia di Palermo e salvato da una grave malattia cardiaca: ecco la storia di Frank.

Arrivato con una grave patologia cardiaca a Lampedusa, dopo uno dei tanti “viaggi della speranza” nel Mediterraneo, è stato salvato dai medici dell’Ismett e dell’ospedale Ingrassia di Palermo: è la storia di un giovane migrante, Frank (nome di fantasia), di 16 anni.

Il ragazzino, di origine etiope, è sbarcato nelle Pelagie a fine primavera e da allora viene curato dai medici siciliani, prima a Lampedusa e poi nel capoluogo regionale.

Migrante con grave patologia cardiaca a Lampedusa, salvato a Palermo

Giunto in Sicilia, il 16enne avrebbe accusato “palpitazioni” sin da subito. Questo aveva indotto i medici a un consulto nel servizio H24 di cardiologia assicurato nell’isola dagli specialisti dell’ospedale Ingrassia.

“Dopo la visita e i successivi controlli effettuati in ambulatorio a Lampedusa – spiega il Primario di cardiologia dell’Ingrassia, Sergio Fasulo – è stata diagnosticata una severa insufficienza cardiaca. È stato subito trasferito nel nostro reparto per un approfondimento e successivamente all’ISMETT dove è stato eseguito un intervento di sostituzione valvolare aortica e mitralica con bioprotesi”.

Frank ha poi vissuto in una comunità per minori, ma qualche giorno fa si è reso necessario un nuovo ricovero all’Ingrassia.

“Gli ulteriori approfondimenti diagnostici, ci hanno indotto a impiantare un defibrillatore cardiaco sottocutaneo (S-ICD, ndr) – aggiunge Sergio Fasullo – si tratta di un ‘prodotto’ che non richiede l’inserzione di elettrodi all’interno del cuore, ma viene esclusivamente impiantato in sede sottocutanea e svolge efficacemente le funzioni di defibrillazione. Devo ringraziare Francesco D’Arca, Piero Levantino, Giuseppina Leone, Giovanni Lipari, Giorgio Maringhini, Giuseppe Caponetti, Mirko Luparelli e Graziella Vetrano, non solo per la riconosciuta professionalità, ma soprattutto per l’impegno, il trasporto ed anche il supporto psicologico assicurato al giovane pure in comunità”.

Come sta il 16enne

“Frank è stato dimesso, sta bene e lo aspettiamo tra un paio di settimane per un controllo programmato. La sua storia conferma l’importanza e l’efficacia dei servizi garantiti nel Poliambulatorio di Lampedusa. La tempestività della diagnosi è fondamentale per intercettare patologie cardiache, spesso sconosciute, che necessitano di interventi immediati”.

Nel primo semestre di quest’anno sono state oltre 2.000 le prestazioni – tra visite ed esami – erogati dal servizio di cardiologia dell’Asp nel Poliambulatorio di Lampedusa a residenti, turisti ed immigrati.

Immagine di repertorio

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