Le salme giunte a Porto Empedocle appartengono ai migranti che hanno perso la vita nel naufragio avvenuto tra febbraio e marzo.

Non si ferma l’emergenza sbarchi a Lampedusa e non si fermano i naufragi. A Porto Empedocle ieri sera da Lampedusa sono arrivate le salme di quattro migranti morti, nel penultimo naufragio tra febbraio e marzo; uno di loro è un ivoriano mentre gli altri tre non sono stati identificati. Persone che scappano per trovare una vita migliore e poi perdono la vita nelle acque delle Mediterraneo.

“Legge terribile del male che non perdona”

“È purtroppo diventato quasi un rito, questa è zona di frontiera ma non ci si abitua mai a queste scene. Per me questo resta un momento importante per una degna sepoltura a queste persone. Ringrazio i tanti sindaci della provincia che hanno dato la disponibilità di accogliere le vittime come oggi sta facendo Montevago. Ne avremo altre, purtroppo. È questa legge terribile del mare che purtroppo non perdona,” ha dichiarato il Prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa che ha voluto rendere omaggio alle quattro salme donando un fiore su ogni bara.

Salme tumulate nel cimitero

Le quattro salme da Porto Empedocle sono giunte in serata a Montevago dove verranno tumulate nel cimitero comunale. “Persone sfortunate che vanno in cerca di una vita migliore e invece incontrano la morte”, dice la sindaca di Montevago La Rocca Ruvolo presente insieme alle autorità civili, militari e religiosi alla cerimonia religiosa.

“Il Prefetto mi ha chiesto la disponibilità di accogliere le salme e ho subito dato l’ok. Non è la prima volta che ci rendiamo disponibili per questo triste momento e continueremo a fare la nostra parte”, ha aggiunto.

Nella camera mortuaria di Cala Pisana a Lampedusa adesso ci sono le 8 salme del doppio naufragio che si è verificato nelle acque Sar Maltesi e il corpo della donna recuperato quest’oggi impigliato tra gli scogli in attesa dell’autorizzazione a essere trasferite sulla terra ferma per trovare una sepoltura.