Lavoro e migranti, il click day: previsti 83mila ingressi

Migranti, click day per 82.705 ingressi: cosa prevede il decreto flussi 2023

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Migranti, click day per 82.705 ingressi: cosa prevede il decreto flussi 2023

Redazione  |
domenica 26 Marzo 2023

Coldiretti: "La novità di questo decreto è la riconferma del rilascio di quote stagionali di ingresso riservate alle associazioni di categoria per i propri associati nella misura di 22.000 unità”

Migranti. Scatta lunedì 27 marzo, il click day per l’arrivo in Italia di 82.705 lavoratori extracomunitari (in aumento rispetto ai 69.700 dell’anno precedente) previsti dal decreto flussi, con il nuovo Dpcm di programmazione transitoria dei flussi.

Cosa prevede il decreto flussi 2023

Il decreto legge 20/2023 approvato dal Consiglio dei ministri e in vigore dall’11 marzo (Gazzetta ufficiale 59 del 10 marzo), rende strutturali gli snellimenti introdotti a giugno 2022 dal Governo Draghi (con il Dl 73/2022) e ne aggiunge di nuovi, in particolare per il settore dell’agricoltura, che potrà contare su un meccanismo di scorrimento in base al quale le richieste non accolte saranno esaminate in via prioritaria nell’ambito dei successivi decreti flussi, senza bisogno di ripresentare la domanda.

Coldiretti

Per la Coldiretti la novità di questo decreto è la conferma del rilascio di quote stagionali di ingresso riservate alle associazioni di categoria per i propri associati “nella misura di 22.000 unità (erano 14.000 l’anno prima), norma sperimentale introdotta dal decreto semplificazione (Dl 73/2022), sostenuta dalla Coldiretti e resa strutturale con il recente decreto legge 20/2023”.

Le richieste presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro, “che avranno priorità sulla generalità delle istanze, saranno preventivamente verificate dalle organizzazioni professionali stesse che – rileva l’organizzazione agricola – assumono anche l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori, di fatto accelerando l’intero iter della procedura d’ingresso”.

Il nuovo decreto, conclude la nota, sarà anche l’occasione “per sperimentare il superamento del nullaosta, sostituito da una comunicazione allo sportello unico per l’immigrazione da parte del datore di lavoro contenente la proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato, che verrà immediatamente trasmesso all’ambasciata italiana all’estero per più tempestivo rilascio del visto di ingresso”.

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