Morto Emanuele Macaluso, l'ultima anima del Pci - QdS

Morto Emanuele Macaluso, l’ultima anima del Pci

redazione web

Morto Emanuele Macaluso, l’ultima anima del Pci

martedì 19 Gennaio 2021

Nato 96 anni fa a Caltanissetta, era stato anche sindacalista nella Cgil e giornalista e direttore dell'Unità. Fu l'inventore del Milazzismo. Il ministro Provenzano, "Si è spento il faro"

E’ morto a Roma, all’età di 96 anni, lo storico dirigente Pci Emanuele Macaluso, che è stato anche sindacalista e giornalista.

Provenzano, si è spento il faro

“Si è spento il faro”.

Così ha scritto commentando a caldo la notizia in un post su Facebook il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano.

“Si è spento il faro. Resta la scintilla. Per quel poco di luce che ha fatto o che farà, nella mia vita, la luce è sua”.

Nato nel 1924

Macaluso era nato a Caltanissetta il 21 marzo 1924, il padre era ferroviere e la madre casalinga, si era iscritto al Partito Comunista d’Italia già prima della caduta del Regime fascista.

Dirigente sindacale della Cgil, iniziò la sua carriera politica nel 1951 come deputato regionale siciliano del Pci.

Il Milazzismo

Nel 1958, con un’astuta mossa politica, fu in grado di far passare all’opposizione la Democrazia Cristiana: egli fu uno degli ideatori del cosiddetto “milazzismo”, dal nome di Silvio Milazzo, eletto presidente della Regione siciliana, che portò al varo di un governo regionale sostenuto da comunisti, socialisti, monarchici, Movimento Sociale Italiano e fuoriusciti Dc.

Il governo Milazzo suscitò le critiche di molti, ma Palmiro Togliatti sostenne l’operato di Macaluso. Dopo le elezioni regionali del 1959, Milazzo costituì il suo secondo governo con la partecipazione del suo partito, l’Uscs, sostenuto dal Pci e dal Psi, stavolta senza il Msi, il Pli e i monarchici, fino all’anno successivo.

Parlamentare nazionale

Fu parlamentare nazionale per sette legislature (1963-1992) e direttore de l’Unità dal 1982 al 1986 e ultimo direttore de Il Riformista dal 2011 al 2012.

Quando il Pci si sciolse, aderì al Pds.

Boschi, mancherà la sua voce critica

“È con cordoglio che diamo l’ultimo saluto a Emanuele Macaluso, un uomo che con la passione e la sua viva intelligenza ha attraversato la storia italiana. Mancheranno, ora più che mai, la sua voce critica, le analisi lucide e coraggiose”.

Lo ha detto Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva, che ha aggiunto: “Con Macaluso scompare non solo un protagonista della sinistra, ma uno sguardo attento ai cambiamenti, al riformismo, al futuro”.

IL RICORDO DI ORLANDO

“Non solo la politica ma tutto il mondo della cultura perde uno dei suoi esponenti più presenti dal secondo dopoguerra, quando giovanissimo guidava braccianti e sindacalisti in Sicilia.

Un intellettuale che ha attraversato da protagonista tanti momenti della democrazia italiana, dalla clandestinità al dialogo fra comunisti e cattolici democratici, è stato punto di riferimento per tante generazioni per la sua attenzione progettuale e capacità di sguardo critico”.

Lo ha dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando, appresa la notizia della scomparsa di Emanuele Macaluso.

“Sono addolorato e colpito per la scomparsa del senatore Emanuele Macaluso. Esponente di punta del Pci con ruoli regionali e nazionali, è stato un testimone della vita politica siciliana a partire dal dopoguerra e protagonista delle lotte contadine”. Così, in una nota, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. “Anche se di ideologia diversa dalla sua, l’ho sempre apprezzato per la curiosità intellettuale, la passione politica che lo ha accompagnato fino alla fine, l’impegno sindacale e la sua intensa attività giornalistica”, ha concluso

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