Naro, un Museo di arte urbana in via Vanelle - QdS

Naro, un Museo di arte urbana in via Vanelle

redazione

Naro, un Museo di arte urbana in via Vanelle

venerdì 27 Ottobre 2023

La zona, colpita da una frana nel febbraio del 2005, è stata recuperata e valorizzata grazie alla collaborazione avviata tra Comune e Accademia di Belle arti di Firenze

NARO (AG) – L’incontro tra il sindaco Maria Grazia Brandara e il professore Calogero Saverio Vinciguerra, in collaborazione mediante un’apposita convenzione, ha dato vita a un sodalizio tra il Comune di Naro e l’Accademia di Belle arti di Firenze che in appena due anni di collaborazione ha dato vita a importanti risultati.

Vinciguerra da oltre vent’anni realizza, in Italia e all’estero, progetti di arte pubblica per la rigenerazione urbana con il coinvolgimento attivo dei propri studenti del biennio specialistico in Metodologie della pittura. I risultati del progetto Giovani artisti Committenza pubblica, realizzato mediante la collaborazione tra il Municipio di Naro e l’Accademia di Belle arti di Firenze, il Centro studi Chiaramontani e il progetto europeo nell’ambito del programma Next Generation Eu “Insieme per una Comunità educante creativa” che vede impegnati la Paideia società cooperativa sociale, l’associazione Arecc, la cooperativa La Grande famiglia, l’associazione Sicilia Ride e l’Iiss Galileo Galilei, saranno presentati domani a Naro, in via Vanelle, alle ore 11,30.

A Naro un Museo di arte urbana

Il progetto ha permesso di realizzare un Museo di arte urbana, situato nel cuore del centro storico di Naro: si tratta di un percorso a cielo aperto che comprende più di venti opere dipinte sui muri delle ex abitazioni del quartiere via Vanelle.

L’arte può incidere su periferie trascurate

Il 4 febbraio del 2005 una frana ha devastato l’intero quartiere, infliggendo una profonda ferita alla città. Adesso, a distanza di 18 anni, questi artisti, provenienti tutti dall’Accademia di Belle arti di Firenze, proveranno a sanare quella ferità del tessuto urbano facendo rivivere letteralmente le pareti di quelle che furono case, negozi, luoghi di vita quotidiana. Pareti sopravvissute al crollo che finalmente accolgono opere d’arte. “Il nascente Museo all’aperto di Naro – hanno evidenziato dal Comune – è un esempio di come l’arte urbana può incidere su periferie trascurate, o come in questo caso devastate, trasformando la città in un ricco contenitore ideale di opere d’arte, fruibile liberamente, in alternativa allo spazio museale convenzionale”.

Altro elemento che dà valore aggiunto all’iniziativa è la presenza di giovani presi in carico dal progetto “Insieme per una Comunità educante creativa” che, attraverso la valorizzazione delle loro competenze ed abilità, hanno collaborato alla realizzazione di alcune particolari opere su muro.

Il progetto è anche un esempio di come, attraverso le installazioni artistiche, si possa elevare la qualità e riconoscibilità dei luoghi urbani e integrare il valore di quelli storici. Inoltre, in questo modo si punta a superare il concetto convenzionale di mostra temporanea, relegata a spazi confinati: diventa la città stessa il contenitore ideale, alla vista di tutti, senza diaframmi e permanentemente fruibile. L’obiettivo è di generare lo stupore che si avverte quando si visita un centro storico ricco di novità artistiche e di giovani pittori emergenti.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017