Nuova fase per il Consorzio universitario di Agrigento, si punta su un’offerta formativa rinnovata - QdS

Nuova fase per il Consorzio universitario di Agrigento, si punta su un’offerta formativa rinnovata

Irene Milisenda

Nuova fase per il Consorzio universitario di Agrigento, si punta su un’offerta formativa rinnovata

venerdì 01 Novembre 2019

Oltre duecento i neo immatricolati. Il rettore Micari: “Qui valorizziamo il diritto allo studio”. Superata la fase di crisi economica, il Cua è alla ricerca della definitiva affermazione

AGRIGENTO – Il Consorzio universitario Empedocle, superata la fase di crisi economica, ingrana la marcia con l’obiettivo di ripartire più forte di prima.

“Essere ad Agrigento come Università – ha dichiarato il rettore dell’Ateneo di Palermo, Fabrizio Micari – significa valorizzare il diritto allo studio, favorire i giovani di questa terra, supportare la crescita del territorio. Siamo soddisfatti del boom di iscrizioni e credo che ci siano tutte le carte in regola per andare avanti, pensando anche a qualche altro corso di studio”.

“Dal mio punto di vista – ha concluso Micari – è fondamentale dare un segnale di stabilità. Solo così portiamo le famiglie, e di conseguenza i giovani, a rimanere a studiare nella loro terra”.

Sono più di duecento i nuovi immatricolati che si apprestano a iniziare l’anno accademico 2019/2020, con una nuova offerta formativa che comprende il Corso di laurea in Architettura e Ambiente costruito, in Economia e Amministrazione aziendale, in Scienze dell’educazione, in Servizio sociale, che si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti in Architettura e Giurisprudenza.

“Un momento importante – ha commentato il presidente del Cua Empedocle, Giovanni Di Maida – non soltanto per le matricole, ma che segna la ripartenza del Consorzio universitario. Abbiamo superato un periodo critico dal punto di vista economico, siamo riusciti a risanare i bilanci e oggi l’Università torna a ripopolarsi di studenti con un’offerta formativa importante”.

Altro impegno preso dall’Università di Palermo, in sintonia con il sindaco della Città dei Templi, Calogero Firetto, è quello di portare i corsi di studi all’interno del centro storico della città, nelle sedi del Monastero di Santo Spirito, di Palazzo Tomasi e dell’ex ospedale di via Atenea. “Dobbiamo portare gli studenti nel centro storico – ha dichiarato Firetto – compiendo un passo che ci porterebbe al riutilizzo di tanti appartamenti nel cuore di Girgenti come alloggi per gli studenti. In questo modo potremmo ridare vita ai tanti quartieri che sono preda del degrado”.

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