Via libera al nuovo Codice della Strada dal Cdm: le novità

Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo Codice della Strada con le modifiche aggiuntive

Filippo Calascibetta

Il Consiglio dei Ministri approva il nuovo Codice della Strada con le modifiche aggiuntive

Redazione  |
lunedì 18 Settembre 2023

Dal Consiglio deli Ministri è stato approvato il nuovo Codice della Strada, con le modifiche aggiuntive, voluto fortemente e proposto dal ministro alle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini

Dal Consiglio deli Ministri è stato approvato il nuovo Codice della Strada, con le modifiche aggiuntive, voluto fortemente e proposto dal ministro alle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini, il quale esprime la sua gioia sui social con un post. Adesso, il prossimo passo per l’approvazione che lo renderà legge spetta al Parlamento.

Intanto, le novità riguardano principalmente l’inasprimento delle sanzioni in caso di guida sotto effetto di alcol e droga, anche per neopatentati misure più dure. Stretta sui monopattini e misure per tutelare i ciclisti. Questo un riassunto dei punti presentati mesi fa dal ministro Salvini in conferenza stampa. Per quanto concerne le modifiche aggiuntive che hanno ottenuto l’approvazione dal Consiglio dei Ministri nella giornata di oggi, ecco alcune novità.

Cellulari alla guida

Per l’uso dei cellulari alla guida si propone l’inasprimento della sanzione pecuniaria, che passa dalla fascia 165- 660 euro a 422-1.697 euro, con sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione.

La misura fa parte delle modifiche al codice della strada, all’esame del Cdm. Il ministero delle Infrastrutture spiega che ”in caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi, già prevista dal codice vigente, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre ad una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti alla seconda violazione”.

Le sanzioni da remoto

”Sarà possibile contestare attraverso gli accertamenti da remoto la violazione dell’obbligo di dare precedenza in corrispondenza degli attraversamenti a pedoni e ciclisti”. La misura è contenuta nel pacchetto delle modifiche al codice della strada, approvato nel corso del Cdm.

Il Ministero delle Infrastrutture comunica inoltre che i controlli a distanza entreranno in vigore anche per ”la violazione del divieto di fermata e della sosta riservata, nei soli casi in cui siano occupati gli stalli riservati a organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico”.

Nuovo Codice della Strada: stop alla giungla degli autovelox

”Nell’ottica di regolamentare l’utilizzo degli autovelox, si va verso una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento”. La norma è contenuta nel pacchetto di misure sul Codice della Strada. Il pacchetto, si ricorda, è stato già presentato a giugno e ”fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è passato al vaglio della Conferenza unificata che ha espresso il parere favorevole e ha proposto una serie di modifiche”.

Su richiesta dei sindaci ”si propone un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro e la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all’interno del centro abitato per almeno due volte nell’arco di un anno”, spiega il ministero.

La Conferenza ha chiesto, poi, di incrementare le sanzioni pecuniarie in caso di sosta negli stalli dedicati ai disabili, elevandole, per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote, a 165-660 euro (ora previste da euro 80 ad euro 328) e per i restanti veicoli a 330-990 (ora prevista tra euro165 ad euro 660). Multe più pesanti anche se si parcheggia nelle corsie riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi tpl: per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote tra 87 a 328 euro (ora tra 41-168 euro) e tra 165- 660 euro per i restanti veicoli (ora tra 87 a 344 euro). Infine la Conferenza unificata ha proposto di intervenire con regolamento per ampliare il novero delle strade adatte alla realizzazione di piste ciclabili.

Le misure per influencer e youtuber

Il Codacons accoglie con favore le novità in tema di Codice della Strada approvate oggi dal Governo, ma chiede misure più incisive contro chi realizza contenuti social alla guida di una vettura e maggiori controlli sulle strade. “Appoggiamo la stretta in tema di sicurezza stradale e qualsiasi misura tesa a sospendere la patente a chi mette a rischio la propria vita e quella altrui attraverso comportamenti pericolosi alla guida – spiega il presidente Carlo Rienzi –. Crediamo tuttavia che servano misure specifiche anche verso chi, come influencer e youtuber, usa il cellullare alla guida per realizzare video e contenuti da pubblicare sui social network, comportamenti sempre più diffusi tra i giovani come purtroppo dimostrano incidenti e recenti tragedie avvenute in Italia”.

“Il problema reale tuttavia è un altro: in assenza di un incremento dei controlli lungo le strade e senza un potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio, qualsiasi inasprimento delle pene sarà del tutto inutile, perché i trasgressori continueranno a violare le regole nella certezza di farla franca”, conclude.

Meloni ringrazia Salvini

“Desidero rivolgere i miei ringraziamenti anche al ministro per le Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini, perché oggi il Cdm approva in via definitiva importanti interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della Strada. Provvedimenti quanto più urgenti viste le troppe morti, anche di giovani ragazzi, sulle nostre strade”. A quanto si apprende sono le parole del premier Giorgia Meloni, nel corso del cdm.

“A seguito del confronto in sede di Conferenza unificata, sono state apportate modifiche che riguardano, tra l’altro, la realizzazione delle corsie ciclabili e le sanzioni previste per le violazioni più frequenti o che generano il maggior numero di incidenti quali, per esempio, il mancato rispetto delle norme in materia di utilizzo di dispositivi elettronici durante la guida”, ha ricordato il presidente del Consiglio.

“Voglio ricordare anche altre misure cruciali, a cui tengo in modo particolare, come la norma che ho proposto ed è stata approvata nella scorsa legislatura, come il rafforzamento delle misure sui dispositivi antiabbandono per i bambini di età inferiore ai 3 anni, in modo da garantirne la piena e completa efficacia anche attraverso la progressiva integrazione degli stressi con l’autoveicolo. Previsto anche l’impegno a promuovere campagne di informazione e comunicazione, con particolare riferimento all’obbligo di installazione dei dispositivi antiabbandono e a quello di indossare le cinture di sicurezza anche sui sedili posteriori”, sono ancora le parole della premier.

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