Novità per il reparto di Pediatria dell'ospedale Villa Sofia-Cervello

Tante novità per il reparto di Pediatria dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo

Filippo Calascibetta

Tante novità per il reparto di Pediatria dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo

Redazione  |
lunedì 09 Ottobre 2023

'Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello' di Palermo ha avviato i lavori di ristrutturazione del reparto di Pediatria

L’azienda ospedaliera ‘Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello’ di Palermo ha avviato i lavori di ristrutturazione del reparto di Pediatria. “Il progetto – spiega Vincenzo Nicastri, direttore del servizio tecnico dell’azienda ospedaliera – prevede la realizzazione di nuovi spazi per bimbi e famiglie e l’adeguamento di quelli esistenti, a fronte delle mutate esigenze caratterizzate anche dall’intento di creare all’interno della struttura ospedaliera un luogo dove sia possibile contribuire alla diffusione del sapere e, al contempo, rendere meno pesante la permanenza dei ragazzi in ospedale”.

“Un obiettivo, peraltro in linea con quanto già da tempo previsto dal ministero dell’Istruzione che, tra le tipologie di servizi scolastici, contempla anche ‘la scuola in ospedale’, il cui scopo principale è quello di valorizzare le potenzialità dei degenti, per recuperare la motivazione ad apprendere e affinché l’esperienza del ricovero non si traduca soltanto in una fase destabilizzante e negativa della vita, ma possa rappresentare anche un’occasione pedagogica di crescita”.

Ospedale Villa Sofia-Cervello cambieranno i ricoveri

“La ratio è quella di realizzare degli spazi per offrire ai pazienti che sono costretti temporaneamente a sospendere la frequenza scolastica un luogo che favorisca l’apprendimento, in modo da contrastare l’abbandono scolastico dovuto alla malattia e all’ospedalizzazione -commenta Walter Messina, commissario straordinario dell’azienda ospedaliera -. L’intento, però, è anche quello di privilegiare la tutela globale dei ragazzi ospedalizzati, affinché siano presi in carico, oltre che come pazienti o alunni, come persone nella loro complessità, realizzando al contempo l’umanizzazione delle cure. Poiché la collaborazione e il coinvolgimento delle famiglie è di fondamentale importanza affinché i ragazzi non avvertano, durante la degenza, un’ interruzione traumatica degli elementi di normalità che caratterizzano la loro quotidianità, abbiamo previsto, in prossimità delle stanze di degenza, anche la realizzazione di un’area ad hoc per l’accoglienza dei familiari”.

Immagine d’archivio

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