Ora legale - ora solare 2022: ecco quando, ma la data potrebbe slittare

Ora legale addio, arriva l’ora solare: ecco quando e perché si vuole cambiare data

lamantia

Ora legale addio, arriva l’ora solare: ecco quando e perché si vuole cambiare data

martedì 25 Ottobre 2022

Per una notte si dormirà di più, ma dal giorno dopo perderemo 60 minuti di luce naturale il pomeriggio. Ed ecco perchè sono state raccolte 250.000 firme per bloccare il cambio di ora

Agli sgoccioli l’ora legale. Manca poco ormai al passaggio all’ora solare quando dovremo portare le lancette un’ora indietro. Quest’anno, più che mai, cresce il pressing sul governo per non cambiare. Il motivo? Consentire 60 minuti in più di luce naturale e risparmiare dunque sui costi dell’energia. Ma ormai è troppo tardi affinché la proposta venga accettata.

Ora legale ora solare 2022, quando si cambia

Il ritorno dell’ora solare è previsto per la notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022. Durante la notte dovremo portare le lancette un’ora indietro, dalle 3 alle 2. In sostanza, la prima notte potremo dormire un’ora in più, ma dal giorno dopo perderemo un’ora di luce naturale il pomeriggio. L’ora legale tornerà in vigore l’ultimo weekend di marzo 2023, ovvero tra sabato 25 e domenica 26 marzo, quando torneremo a spostare in avanti le lancette.

Raccolta firme contro il ritorno dell’ora solare

Come ogni anno fioccano le richieste di non cambiare. E si susseguono le indiscrezioni sull’eventualità di abolire l’ora solare. In realtà il governo non ha preso alcuna decisione al riguardo. Ma in appena 6 settimane la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e Consumerismo No Profit hanno raccolto 250.000 firme. Con questa petizione si chiede il mantenimento dell’ora legale, ma viste le procedure di formazione del nuovo esecutivo, l’obiettivo è prendere tempo. Dunque si ipotizza di far slittare la data del passaggio dall’ora legale all’ora solare. Un’eventualità che però, ormai, non sembra poter essere presa in considerazione.

“Siamo oramai a numeri da proposte di Referendum Popolare – spiegano il presidente Sima, Alessandro Miani, e il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele -. A questo punto non escludiamo di percorrere formalmente questa strada, dato che è stata appena varata la piattaforma digitale per la sottoscrizione dei Referendum abrogativi. Chiediamo al presidente del Consiglio Draghi di trovare il modo, tra i suoi ultimi atti, di congelare il passaggio all’ora solare previsto per il prossimo 29 ottobre. Dando così modo al nuovo esecutivo di valutare l’opportunità del mantenimento dell’ora legale anche come prova transitoria per il 2023”.

Stop all’ora solare, i motivi della richiesta

“Sima e Consumerismo No Profit hanno dato voce agli italiani, fornendo elementi scientifici per una completa valutazione dell’impatto di questa misura”, precisano Miani e Gabriele. Una misura che “risulta semplice, a costo zero e in grado di contribuire al superamento del difficile momento economico che il Paese si appresta ad attraversare. Oltre al risparmio energetico si aggiunge un taglio di emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria”.

Dunque arriva la richiesta di una proroga di 4 settimane (come già avvenuto negli Usa nel 2007) dell’ora legale. Secondo Miani e Gabriele, “ci consentirebbe di valutare l’effettivo impatto di questo tipo di misura. Non ci sembra di chiedere la luna, in un momento in cui ai cittadini viene chiesto di non accendere i riscaldamenti. O abbassarne la temperatura, evitare di usare due elettrodomestici contemporaneamente e persino fare la lavatrice di notte. Le 250.000 firme raccolte in poche settimane sono un segnale che i cittadini stanno mandando ai nostri governanti. Crediamo nel buon senso del Presidente Draghi e del Ministro Cingolani e ci appelliamo direttamente a loro perché conceda la proroga dell’ora legale per un mese”.

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