Pa e servizi online, in Sicilia pessime performance - QdS

Pa e servizi online, in Sicilia pessime performance

Antonino Lo Re

Pa e servizi online, in Sicilia pessime performance

mercoledì 29 Aprile 2020

Report dell’Istat su Pubblica amministrazione locale e Ict relativo all'anno 2018: nell’Isola poco spazio alla digitalizzazione. A Catania la percentuale minima (8,8) di Comuni con dipendenti che hanno partecipato ad attività formative

PALERMO – Le peggiori performance per l’offerta di servizi online, sia per livello di disponibilità che per interventi di miglioramento messi in atto nel triennio 2016-2018, sono ascrivibili alle aree delle Città metropolitane siciliane: parliamo di Catania, Messina e Palermo. È questo quanto rivela il report dell’Istat su Pubblica amministrazione locale e Ict relativo all’anno 2018. Dati che testimoniano come l’accesso a queste tipologie di servizi sia ancora carente nelle Pa della nostra Isola.

Infatti, nel caso riguardante l’avvio e conclusione per via telematica dell’intero iter relativo ad un servizio richiesto, questo processo avviene solo nel 23,6% dei Comuni della Città metropolitana di Catania. Si tratta della percentuale più bassa in tutta Italia. Prestazioni non di certo migliori negli enti di Messina (26,3%) e Palermo (32,7%) che registrano numeri nettamente più inferiori rispetto agli centri d’Italia.

La situazione non è diversa per quel che riguarda i Comuni che hanno effettuato interventi di miglioramento dei servizi online nel triennio 2016-2018. In fondo a questa graduatoria, dopo la città metropolitana di Reggio Calabria (19,02%), troviamo gli enti dell’hinterland catanese (23,07%) e quelli di Palermo (25,1%) e Messina (26,4%).

Sulla velocità di connessione per accedere a Internet l’area della Città metropolitana di Palermo si posiziona all’ultimo posto con il 6,1% dei Comuni. Invece, a Catania vi è la percentuale minima (8,8) di Comuni con dipendenti che hanno partecipato a attività formative in Ict. Sotto questo aspetto leggermente più alti i valori riscontrati negli enti di Messina (16, 4%) e Palermo (17,6%). Timidi passi verso l’uso di intelligenza artificiale e analisi dei big data. In Sicilia solo l’1,77% dei Comuni si adoperati sul primo fronte, mentre l’1,81% sulla questione relativa alle tecniche di analisi di big data.

Guardando, invece, a livello nazionale, nonostante la crescita dell’informatizzazione in rete, l’87,8% delle Pa locali utilizza ancora strumenti analogici (timbri, firme, sigle) nella protocollazione e, tra queste, circa il 45% ha protocollato così oltre la metà della documentazione.

Nel 2018, la quasi totalità delle Pubbliche amministrazioni locali (99,6%) usa pc desktop (nel 39,2% dei casi con una vita media maggiore ai 5 anni) e il 62,4% pc portatili. La presenza di personal computer desktop è molto diffusa: su 100 dipendenti lo hanno in dotazione 94,5. La quota è più bassa per i portatili, disponibili solo per 8,3 dipendenti su 100). Come atteso, la dimensione demografica dei Comuni è correlata all’adozione di tecnologie informatiche, con differenze percentuali molto elevate tra grandi e piccoli.

Rispetto alla disponibilità online dei servizi analizzati, il 47,8% delle Pa locali (54,6% delle Regioni) ha dichiarato di rendere possibile l’avvio e la conclusione per via telematica dell’intero iter relativo al servizio richiesto. Tra i Comuni spiccano quelli delle regioni Veneto (70,8%), Lombardia (62,9%) ed Emilia-Romagna (62,4%) che offrono almeno un servizio al livello massimo di disponibilità online. Male i Comuni siciliani dove solo il 27% hanno dichiarato di rendere disponibile per via telematica l’iter di un servizio richiesto. Hanno fatto peggio gli enti locali del Molise (23%).

Nel triennio 2016-2018 oltre il 40% delle Pa locali del Centro-nord ha dichiarato di aver realizzato interventi di natura tecnica, finanziaria o normativa per migliorare i servizi resi online; la quota scende al 29,4% nel Mezzogiorno. In Sicilia il 55,56% delle Amministrazioni hanno effettuato interventi per ridurre i tempi di attesa per i servizi online.

Twitter: @AntoninoLoRe

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