Palermo apre le porte per chi fugge via dall’Ucraina - QdS

Palermo apre le porte per chi fugge via dall’Ucraina

redazione

Palermo apre le porte per chi fugge via dall’Ucraina

giovedì 10 Marzo 2022

Sono arrivate in aeroporto le prime famiglie di profughi provenienti da Cracovia. Ma non è l’unica iniziativa di solidarietà che ha preso vita in città

PALERMO – L’aeroporto Falcone-Borsellino ha accolto le prime persone, tra adulti e bambini, provenienti dall’Ucraina – tramite Cracovia, in Polonia – e in fuga dalla guerra che sta devastando il Paese.

La Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale di Palermo, in collaborazione con la Direzione aeroportuale Sicilia Occidentale dell’Enac e della Polaria, la Polizia di frontiera, insieme al Comune di Palermo, ha creato un percorso di accoglienza per il loro arrivo. Nella sala restituzione bagagli, è stato installato un desk di assistenza e info con la presenza di un mediatore culturale per orientare i profughi e fornire contatti con associazioni e istituzioni.

“Abbiamo contattato i nostri amici e partner dell’aeroporto di Cracovia – ha detto il direttore generale della Gesap, Natale Chieppa – con i quali da anni abbiamo una stretta collaborazione. Stanno attraversando un periodo di emergenza, ci sono tante persone in partenza e hanno apprezzato la nostra disponibilità ad accogliere chi fugge dalla guerra in Ucraina. Da Cracovia informeranno i passeggeri che, una volta sbarcati a Palermo, riceveranno assistenza”.

Una volta in sala arrivi, grazie alla collaborazione con la Struttura commissariale per l’emergenza Covid della provincia di Palermo, i passeggeri ucraini possono sottoporsi a tampone antigenico ed, eventualmente, avere somministrato il vaccino anti-Covid presso l’hub vaccini in sala check-in C.

La macchina dell’accoglienza – ha commentato il commissario Covid, Renato Costa – ha funzionato a dovere, proprio come ci aspettavamo. Non sarebbe stato possibile senza un lavoro di squadra tra noi, Usmaf, Unhcr, Protezione civile, Comune e Gesap. Da parte nostra, mettere queste persone che scappano da una guerra terribile in condizione di eseguire il tampone e di iniziare il percorso vaccinale era il minimo che potessimo fare: la loro sicurezza, in un momento di sofferenza tale, ci sta particolarmente a cuore”.

Per il sindaco Leoluca Orlando si tratta “di un impegno concreto della città e dell’Amministrazione comunale, in sinergia con altre istituzioni, per l’accoglienza dei profughi ucraini. Il segno tangibile di una città che conferma, ancora una volta, l’importanza e il valore del diritto alla pace e alla vita”.

Intanto, si susseguono le iniziative anche per inviare aiuti alle persone che sono rimaste in Ucraina. Da Palermo e provincia si è mobilitato infatti il mondo delle farmacie, con Ordine dei farmacisti di Palermo, Federfarma Palermo, associazione Giorgio La Pira onlus e Rotary e-club Colonne d’Ercole che hanno organizzato una raccolta di farmaci senza prescrizione medica, parafarmaci, prodotti per l’infanzia, presidi sanitari, kit di primo soccorso, materiali di medicazione e di automedicazione indicati dal ministero della Sanità ucraino, donati dagli stessi farmacisti e dai cittadini e affidati all’associazione Ucraini in Romania che ne curerà la consegna, al confine, alla Croce rossa ucraina e alle associazioni internazionali che assistono i profughi.

Un primo carico di generi vari è già giunto a destinazione. Un secondo è previsto in partenza questa settimana e altri saranno messi a punto entro il mese. I cittadini possono donare utilizzando i contenitori dell’iniziativa “Raccogliamo la solidarietà” presenti in molte farmacie, oppure affidando le donazioni ai farmacisti laddove i contenitori non siano presenti.

I farmacisti di Palermo e provincia stanno aderendo in massa anche all’invito rivolto da Roberto Tobia, presidente dei farmacisti europei del Pgeu, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma, a partecipare alla raccolta fondi organizzata da Federfarma nazionale sempre per l’acquisto di farmaci in raccordo con le autorità ucraine.

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