Palermo, contrabbando e rapine, 18 provvedimenti - QdS

Palermo, contrabbando e rapine, 18 provvedimenti

redazione

Palermo, contrabbando e rapine, 18 provvedimenti

mercoledì 04 Settembre 2019

In due distinte operazioni la Guardia di Finanza ha arrestato un italiano, due libici e sei egiziani e la Polizia ha sgominato una banda con tre maggiorenni e due minorenni che colpiva i commercianti del centro storico

Le forze dell’Ordine hanno portato a termine a Palermo due distinte operazioni che hanno portato all’esecuzione di 18 provvedimenti.

La guardia di finanza, in un’operazione anticontrabbando, ha arrestato nove persone – un italiano, due libici e sei egiziani – e ha sequestrato due motopescherecci, uno tunisino e uno mazarese, e circa 6,5 tonnellate di tabacchi lavorati esteri.

L’operazione è scattata il 24 agosto scorso dopo che un aereo Atr42 del gruppo di Esplorazione Marittima della Guardia di Finanza di Pratica di Mare (Roma), in servizio di ricognizione nel canale di Sicilia, ha rilevato il trasbordo di numerosi colli tra un peschereccio d’altura ed uno più piccolo, poco fuori le acque territoriali antistanti la località di Tre Fontane (Trapani).

Sono stati quindi allertati due Guardacoste, da Trapani e da Licata, un elicottero della sezione Aerea di Palermo, le pattuglie sul territorio di Trapani e gli investigatori del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo. Terminato il trasbordo il natante più piccolo minore è entrato nelle acque territoriali dirigendosi verso la costa siciliana.

La Finanza ha fermato il peschereccio “madre” e ha trovato 3,1 tonnellate di sigarette: Royal, Oris, Futura, Time, American Legend, Pine Blu.

Le Fiamme Gialle hanno fermato l’altra imbarcazione dove sono state scoperte altre tre tonnellate di sigarette.

Gli uomini degli equipaggi sono stati portati nella casa circondariale di Trapani, a disposizione della Procura di Marsala.

Nove ordinanze eseguite dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato, invece, ha eseguito nove ordinanze cautelari emesse dai gip del tribunale ordinario e di quello dei minorenni di Palermo nei confronti di una banda accusata di furti e rapine agli esercizi commerciali del centro storico, dove spaccavano le vetrine dei negozi con le mazze.

Gli arrestati sono Angelo D’Anna, 28 anni, Calogero Alaimo, 34 anni. Ai domiciliari sono finiti Domenico Safina, 20 anni e Girolamo Filippone, 18 anni. Obbligo di dimora per Antonio Lopes, 18 anni, è Daniele Garofalo, 19 anni.

Altri tre minorenni, dei quali non sono stati resi noti i nomi, sono finiti in carcere.

Il capo dell’organizzazione, che da febbraio ha terrorizzato i commercianti, sarebbe Angelo D’Anna, 27 anni.

La banda , composta da giovanissimi dei quartieri Capo e Danisinni, poteva contare di volta in volta sulle collaborazioni di fabbri, elettricisti e giovanissimi che passavano inosservati se facevano sopralluoghi prima del colpo.

“Venti i colpi ricostruiti – afferma Rodolfo Ruperti, capo della squadra mobile di Palermo – ma grazie alla nostra azione di contrasto ne abbiamo sventati almeno altrettanti. Attraverso schede sim dedicate, i ladri avevano creato un sistema di collegamento per garantirsi possibili vie di fuga in caso d’intervento della polizia. I primi colpi sono stati messi a segno in centro, poi si sono estesi ai negozi di altre zone della città”.

I reati erano spesso preceduti da accurati sopralluoghi.

Grazie alle intercettazioni sono stati recuperati oggetti in oro per un valore di 35 mila euro.

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