Palermo, nuovo impianto fotovoltaico per Poste - QdS

Palermo, nuovo impianto fotovoltaico per Poste

redazione

Palermo, nuovo impianto fotovoltaico per Poste

Francesco Sanfilippo  |
sabato 07 Ottobre 2023

Ieri l’inaugurazione all’interno del Centro di meccanizzazione situato in via Ugo La Malfa. Composto da quasi 2.300 pannelli ognuno con potenza pari a 375 watt

PALERMO – “Il sindaco ha auspicato che queste comunità energetiche possano prendere piede, così che Poste energetiche possa, e lo farà, immettere la sovrapproduzione di energia, qualora ci fosse consentito. Sarebbe un peccato produrre e non immagazzinare o mettere a disposizione questa sovrapproduzione”. Con quest’introduzione in esclusiva per il nostro giornale, il responsabile Immobiliare Sicilia di Poste italiane, Pierluigi Perretta, ha mostrato i risultati ottenuti dall’azienda sul rinnovamento energetico operato all’interno dei propri edifici. Ieri è stato inaugurato il più grande impianto fotovoltaico a oggi in esercizio in Italia presso il Centro meccanizzazione postale di via Ugo La Malfa. Un impianto con 2.288 pannelli fotovoltaici, ognuno di potenza pari a 375 watt, distribuiti su una superficie di seimila metri quadrati e dotata di otto inverter, ciascuno con una capacità da 110 chilowatt, installati tutti in un locale tecnico in copertura.

Non è l’unico passo fatto dall’azienda in direzione della transizione energetica. Attualmente, infatti, sono in atto altre azioni come la sostituzione dei mezzi di illuminazione, il controllo da remoto dei consumi fino alla completa sostituzione del parco mezzi.

Per quanto riguarda l’illuminazione, per esempio, l’azienda ha previsto un piano d’interventi come la sostituzione dei corpi illuminanti con lampade a led per l’abbattimento di circa il 50% dei consumi di energia elettrica.

Sulla mobilità green, invece, il responsabile Perretta ha spiegato al Quotidiano di Sicilia: “Il parco mezzi, per esempio, sarà rinnovato sostituendo i mezzi a motore con tricicli e quadricicli elettrici. Già c’è un abbattimento dei costi, poiché i piccoli mezzi saranno sostituiti dai tricicli e i mezzi più grandi dai quadricicli per le distanze più lunghe. Resta il problema dei grossi furgoni, che ancora sono a motore termico. Qualora fossero elettrici, avremmo la possibilità di autoricaricarli. Dato che non è possibile abbattere questa fonte di emissione di Co2, Poste italiane lavora sulla compensazione. L’obiettivo dell’azienda è di anticipare le emissioni zero di Co2 entro il 2030, rispetto all’obiettivo europeo del 2050”.

Tornando al fotovoltaico, come accennato in precedenza, ci si è confrontati sulla possibilità di utilizzare l’energia prodotta in eccesso per distribuirla alla città di Palermo. In merito, Perretta ha aggiunto: “A livello infrastrutturale, noi saremmo già pronti a cedere l’energia prodotta, perché i contatori secondari sono derivati da quello principale e possono già scambiare con la rete nazionale. È un problema di contratti e di convenzioni, ma siamo pronti a fare un accordo con i gestori nazionali di energia. Esiste, però, un’infrastruttura energetica non adeguata, perciò sarebbe l’ideale connettere direttamente le strutture pubbliche con gli uffici Poste già dotati di questo tipo di impianti”.

Anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, con la sua Amministrazione è intenzionato a efficientare i beni immobili del Comune. In una dichiarazione in esclusiva al nostro giornale ha spiegato: “Abbiamo individuato nell’avanzo di Amministrazione di quest’anno una riserva di cinque milioni di euro per l’efficientamento degli uffici, ma abbiamo anche una serie di interventi sugli edifici storici, soprattutto del centro città, nell’ambito del programma Cis per oltre nove milioni di euro e sono progetti in corso di aggiudicazione. Da quei cinque milioni che troveranno una conferma annuale, seguirà la riqualificazione del Polo tecnico di via Ausonia”.

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