Palermo, ecco i numeri che tracciano il futuro del Comune - QdS

Palermo, ecco i numeri che tracciano il futuro del Comune

Gaspare Ingargiola

Palermo, ecco i numeri che tracciano il futuro del Comune

martedì 06 Giugno 2023

L’Amministrazione del sindaco Roberto Lagalla ha approvato il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale rimodulato: sul documento sono stati fatti interventi limitati ma comunque sostanziali

PALERMO – La Giunta Lagalla ha approvato il nuovo Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (Prfp). O, meglio, la sua rimodulazione perché, come sottolineato dall’Esecutivo in un passaggio del provvedimento, c’è differenza tra una “riformulazione” ex novo e una semplice “rimodulazione” o revisione di quello esistente.

L’Amministrazione comunale, in altri termini, ha messo le mani avanti: il Piano di riequilibrio “non è legislativamente sottoponibile a riformulazione, bensì solo a rimodulazione, che è un concetto, come chiarito dalla Corte dei Conti, che consente all’Amministrazione comunale margini di intervento più limitati, non potendosi estendere alla riscrittura del medesimo”.

Interventi limitati ma comunque sostanziali che hanno decisamente rivisitato il Prfp targato Orlando, considerato troppo “debole” dal nuovo governo della città: “Sono stati, altresì, attentamente esaminati i profili di debolezza del Prfp adottato con la citata deliberazione n. 6/2022 (uno degli ultimi atti di peso della scorsa consiliatura, approvato il 31 gennaio 2022, nda), espungendo e/o correggendo le misure ivi declinate non assistite da effettiva attuabilità e/o irregolari e per le quali le funzioni dirigenziali competenti hanno segnalato la loro inattuabilità e/o criticità nel perseguimento dell’obiettivo prefissato”. Basti ricordare, a titolo di esempio, che l’attuale vice segretario comunale Maria Mandalà aveva rigettato, da dirigente del Settore Tributi, le fin troppo ottimistiche previsioni dell’Amministrazione Orlando sulla lotta all’evasione fiscale. La prima novità è la durata del Prfp rimodulato.

Dato che il valore totale delle passività di Palazzo delle Aquile si è più che dimezzato, infatti, anche il Piano durerà la metà, non più vent’anni (fino al 2040) ma dieci (quindi fino al 2031). Nel precedente Prfp “il valore totale delle passività era pari a 438,3 milioni, che determinava una durata del Prfp pari a 20 anni”. Tuttavia, dopo la richiesta del neo insediato sindaco Lagalla, a giugno 2022, di rivedere l’accordo con lo Stato, il ministero dell’Interno “ha formalmente rappresentato che non rientrano nella ricognizione della massa passiva da ripianare la mancata ricostituzione della cassa vincolata, la quale non costituisce un debito”; e “il mancato rimborso dell’anticipazione di tesoreria: si tratta di residuo passivo”.

Il Comune, tra l’altro, “ha azzerato l’anticipazione di tesoreria, ricostituito un livello adeguato del saldo di cassa e interamente recuperato l’utilizzo della cassa vincolata”. Di conseguenza cassa vincolata e anticipazione di tesoreria sono state escluse dal conteggio delle passività, “il cui valore rimodulato è dunque pari a 202 milioni”, che “impone di rimodulare il Prfp riducendo la durata dello stesso da 20 anni a 10 anni”.

Tra i risultati sottolineati della Giunta c’è anche il saldo di cassa positivo (253,5 milioni ad aprile 2023), possibile grazie al trasferimento dal Governo di buona parte dei fondi statali dovuti, sbloccati in seguito al “recupero del ritardo accumulato nell’approvazione dei documenti finanziari, tra i quali figura il Rendiconto di gestione 2021 (che assolve anche all’obbligo di approvazione del Bilancio di previsione 2021/2023), il bilancio di previsione 2022/2024, nonché il bilancio consolidato 2021”.

Senza contare che il ministero dell’Interno “deve ancora al Comune di Palermo ulteriori 12,3 milioni. Inoltre, il ministero del Lavoro è insolitamente in ritardo rispetto all’erogazione del consueto trasferimento dovuto per la stabilizzazione del personale ex precario per un importo pari a 27,5 milioni”, per cui il saldo di cassa effettivo ammonta a 293,4 milioni.

Salvato il salvabile, il Prfp resta comunque salato per i palermitani: aumentate l’imposta di soggiorno e l’addizionale comunale Irpef, prevista l’istituzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale per passeggero (1 euro dal 2023 al 2028, 1,25 dal 2029 al 2031, 1,50 dal 2032 al 2034). L’aumento del gettito Irpef è stato contenuto a “soli” 8,7 milioni nel 2023 ma salirà progressivamente a 12,7 nel biennio 2024-25 e 14,5 nel 2026, fino a schizzare a 28,7 milioni nel 2027, 36 nel triennio 2028-30 e 34 nel 2031. Dall’addizionale portuale (che arriverà in Consiglio comunale nei prossimi giorni) arriverà mezzo milione quest’anno, 750mila euro nel quinquennio 2024-28 e 937mila negli ultimi tre anni. Il gettito dell’imposta di soggiorno sarà quasi quintuplicato: da 527mila euro a quasi due milioni e mezzo all’anno. Il Comune punta a incassare nel decennio 219,7 milioni dall’Irpef, 7 dai diritti portuali e 20 dalla tassa di soggiorno, per un totale di 246,9 milioni.

Altra nota dolente, e non è una novità, sono le partecipate: l’attività di controllo analogo (cioè la vigilanza sulla loro attività, sugli obiettivi strategici e sulle decisioni più significative) attraversa una “preoccupante condizione di deriva” e le partecipate “hanno continuato a produrre un’ingente massa critica”, principalmente rappresentata “dal patologico fenomeno del cosiddetto disallineamento”, che comunque è stato interamente coperto con l’avanzo di amministrazione. Nel 2021 il Consiglio ha anche deciso la riduzione strutturale di 13,3 milioni dei corrispettivi da versare alle controllate. La Ragioneria Generale però avverte: “A decorrere dal 1° gennaio 2025 tutte le società partecipate dovranno essere dotate di nuovi e aggiornati contratti di servizio effettivamente idonei a garantire l’equilibrio strutturale delle rispettive gestioni. Si dispone che la governance di ciascuna società partecipata assuma senza indugio ogni misura affinché sia garantito che effettivamente negli anni 2023 e 2024 non si registrino perdite di esercizio”.

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