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Palermo, il prefetto Cucinotta si presenta, tante le criticità da fronteggiare

Francesco Sanfilippo

Palermo, il prefetto Cucinotta si presenta, tante le criticità da fronteggiare

Francesco Sanfilippo  |
martedì 06 Dicembre 2022

Dall’emergenza droga alla lotta alla criminalità organizzata, passando per i problemi abitativi e quelli delle sepolture. Già numerosi i temi sul tavolo della rappresentante del Governo

PALERMO – Si è insediata ufficialmente nella giornata di ieri Maria Teresa Cucinotta, nuovo prefetto della provincia palermitana. Dopo essere stata in servizio nella medesima Prefettura già dal 1988 al 2007, come vice prefetto, è tornata nel capoluogo siciliano per prendere il posto di Giuseppe Forlani. La nomina è stata decisa in Consiglio dei ministri dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Originaria di Palermo, ha ricoperto diversi incarichi tra Siracusa, Lecce e Catanzaro.

Tra le criticità elencate dal neo prefetto, spiccano quelli elencati in esclusiva al nostro giornale: “I principali problemi – afferma – sono quello della droga che riguarda alcuni quartieri della città, quello dell’emergenza casa, quello del cimitero dei Rotoli e quello dell’utilizzo dei beni confiscati alla mafia. Queste sono alcune delle tematiche che abbiamo cominciato a trattare, ma che saranno approfondite in riunioni apposite. Sicuramente, faremo un focus sui beni confiscati anche con il direttore dell’Agenzia nazionale, con il quale mi sono sentita e mi confronterò ulteriormente. Con quest’ultimo, faremo il punto della situazione nei prossimi mesi”.

Tra i temi più importanti vi sono anche quelli legati all’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “L’attenzione è massima – conferma Cucinotta – affinché non siano le mani della mafia a prendere questi fondi, che tanto sono importanti per noi e per il Sud. Attenzioni particolari saranno rivolte alla certificazione antimafia, ma sarà fornito anche supporto burocratico-amministrativo ai Comuni per sviluppare le pratiche e per seguire l’andamento dei lavori e il rispetto dei tempi che sono indicati”.

E la lotta alla criminalità organizzata continua comunque a essere uno dei punti fermi dell’azione del Governo sul territorio. “La mafia – afferma – si pone come una realtà che supplice con i propri mezzi economici a quelle che possono essere le difficoltà dei cittadini e degli esercizi commerciali. Quindi, è chiaro che dobbiamo stare attenti che questa non sia un’occasione per la mafia di rafforzarsi sul territorio, facendo del disagio sociale un modo per potersi inserire ancora di più nel tessuto sociale”.

Tenuto conto della crisi socio-economica vissuta dalla città, l’appello del prefetto è quanto mai opportuno, poiché la criminalità organizzata di stampo mafioso utilizza questi momenti per tornare a espandersi sul territorio e lo sta facendo, ritornando ai mezzi più tradizionali di arricchimento come quello della droga.

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