Palermo, sfiduciato Catania, assessore comunale alla Mobilità - QdS

Palermo, sfiduciato Catania, assessore comunale alla Mobilità

redazione web

Palermo, sfiduciato Catania, assessore comunale alla Mobilità

mercoledì 09 Giugno 2021

Dall'Assemblea cittadina bocciatura sulla vicenda Ztl dell'esponente di Sinistra Comune, che ha risposto con Groucho Marx. Una nuova tegola per la Giunta Orlando dopo lo scontro con Iv e le inchieste

Il Consiglio comunale di Palermo ha votato ieri sera la sfiducia nei confronti dell’assessore alla Mobilità Giusto Catania, esponente di Sinistra Comune più volte al centro di polemiche per le sue posizioni su Ztl e altre iniziative legate ai trasporti pubblici.

La mozione è passata in aula con 21 voti favorevoli; il presidente del consiglio Totò Orlando si è astenuto.

Oltre alle opposizioni, da Lega a Forza Italia, hanno votato la sfiducia anche i consiglieri di Italia Viva, di M5s e di Io Oso; i consiglieri di Avanti Insieme e Sinistra Comune sono usciti dall’aula senza però riuscire a far mancare il numero legale.

All’ordine del giorno era prevista l’approvazione del bilancio consolidato, che è passata però in secondo piano rispetto a una vecchia mozione del 2019, firmato dal consigliere Fabrizio Ferrandelli contro l’assessore accusato di “aver calpestato più volte le prerogative del consiglio di cui lui stesso ha fatto parte”.

L’assessore Catania ha risposto pubblicando un post su Twitter con la foto di Groucho Marx e la frase “Una risata vi seppellirà”.

Nelle ultime settimane il sindaco Orlando ha sostituito prima gli assessori di Italia Viva, il cui gruppo era entrato in rotta di collisione con la maggioranza; un mese fa si è dimesso l’assessore alla cittadinanza solidale Giuseppe Mattina, in seguito a un’inchiesta sull’attività di alcune Onlus in cui è indagato; quattro giorni fa l’assessore ai lavori pubblici Maria Prestigiacomo, anche lei coinvolta in un’inchiesta della Procura sul servizio di depurazione, ha rimesso la delega alle partecipate.

Le reazioni

Numerose le reazioni dopo il voto in aula. Per il consigliere comunale e leader di Più Europa Fabrizio Ferrandelli, che ha presentato la mozione di sfiducia, “l’assessore Catania mostra assenza di dialogo e confronto democratico, glissando nei fatti la possibilità di un percorso condiviso, come con la sospensione della Ztl in sfregio alla deliberazione del consiglio e delle richieste corali dei commercianti”.

Per Dario Chinnici e Gianluca Inzerillo, capigruppo di Italia Viva e Iv-Sicilia Futura, “la mozione di sfiducia all’assessore Catania, votata quasi all’unanimità dal consiglio comunale di Palermo, è l’esito scontato di un’esperienza amministrativa costellata di fallimenti. Adesso Catania abbia un sussulto di dignità e si dimetta”.

Sulla stessa linea anche il capogruppo della Lega, Igor Gelarda: “un assessore veramente coscienzioso, che si rende conto che l’organo eletto dai cittadini palermitani lo ha sfiduciato dovrebbe dimettersi immediatamente. Sfiduceremo tutti coloro che hanno sostenuto e che sostengono questo malgoverno di Leoluca Orlando. Palermo deve essere liberata”.

Per la consigliere comunale Marianna Caronia, infine, si tratta di “un segnale e un voto politico che purtroppo il Sindaco non coglierà, continuando a raccontare una città che non esiste”.

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