Arrestata lo scorso 22 febbraio dai carabinieri, attualmente la donna si trova agli arresti domiciliari.
Paola Pepe dovrà rispondere in giudizio per l’omicidio premeditato della prozia e per circonvenzione di incapace: la 58enne, infatti, è accusata di aver ucciso la prozia 80enne, Maria Basso.
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Il Gup di Catania, Sebastiano Fabio Di Stefano Barbagallo, ha accolto la richiesta della Procura ed ha disposto il giudizio immediato per la donna.
Le accuse a Paola Pepe
L’accusa, sostenuta dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Michela Maresca, è che Paola Pepe abbia ucciso la prozia per impossessarsi della sua eredità.
Secondo la ricostruzione, l’imputata avrebbe invitato la prozia a pranzo fuori alcuni giorni prima del decesso. Nonostante la donna fosse affetta da una malattia che le impediva di mangiare cibi solidi, l’avrebbe convinta a consumare spaghetti e un dolce. Questo, secondo l’accusa, le avrebbe causato una polmonite “ab ingestis” che le è stata fatale.
Paola Pepe, arrestata il 22 febbraio scorso dai carabinieri, si trova agli arresti domiciliari. Il suo legale, Carmelo Peluso, ha confermato la notizia del processo dichiarando: “Andremo a processo e lì ci difenderemo”. La prima udienza è fissata per l’8 luglio prossimo davanti alla Corte d’Assise di Catania.