La voce dell’Ispi alla convention BapR - QdS

La voce dell’Ispi alla convention BapR

Stefania Zaccaria

La voce dell’Ispi alla convention BapR

venerdì 13 Ottobre 2023

Magri, vicepresidente Istituto per gli Studi di Politica Internazionale a Ragusa per parlare di geopolitica. Presenti Presidente della Banca, Schininà, e dell’Ad Continella

RAGUSA – Si è svolta a Ragusa la convention sugli scenari geopolitici e le prospettive economiche per l’Italia e per il mondo, organizzata dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa e da Arca Fondi Sgr. Un incontro che cade proprio nel mese dedicato all’educazione finanziaria e che ha visto al centro del dibattito l’attenta analisi del vice presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, Ispi, Paolo Magri.

Il convegno è stato aperto dal presidente BapR, Arturo Schininà, con i saluti e i ringraziamenti istituzionali, e con qualche cenno alla situazione della provincia ragusana. “Fondamentale la presenza dei soci della banca – ha detto Schininà – la cui vicinanza è emblematica per farci crescere in maniera sana e costruttiva. Il 24 ottobre ci sarà la ripartizione dei dividendi, che è una delle migliori prassi del mercato. Seguiranno anche innovazioni, per quel che ci riguarda, ma ci saranno altri momenti per poterne parlare”.

Di futuro e di cambiamenti ha parlato anche l’amministratore delegato della BapR, Saverio Continella, che si è soffermato soprattutto su tre aspetti che attendono gli equilibri di tutto il sistema: “L’ineluttabilità, la volatilità e la trasformazione della condivisione dell’intelligenza artificiale sono gli elementi chiave per comprendere l’epoca in cui viviamo – ha dichiarato Continella – con minacce che mettono in discussione tutta la struttura internazionale, a partire ad esempio dal cambiamento climatico fino alle sfide politiche, basti pensare a quanto l’unione degli Stati europei vada ancora affinata. La volatilità, alta e strutturale, comporta sempre più variabili da integrare e mai come ora c’è la necessità di una particolare capacità di adattamento”

“Per fortuna viviamo in una democrazia – ha aggiunto l’amministratore delegato – ma si respira comunque tanta incertezza, si sente, tarpa le ali e bisogna fare molta attenzione, bisogna minimizzarla, perché incide anche sui consumi. E poi c’è la trasformazione della condivisione dell’intelligenza artificiale che ha cambiato anche la nostra sfera personale. La logica dell’infosfera è importante e non possiamo dimenticarla nella pianificazione dei nostri giorni”.

Inevitabile il rimando al conflitto che, da qualche giorno, sta preoccupando tutto il mondo. “I conflitti in corso, soprattutto quello scoppiato prepotentemente questo weekend – ha sottolineato Continella – meritano più di una riflessione. La somma di diverse cose rende il quadro complesso, il contesto è decisamente pesante”.

Partendo proprio dalla guerra in Israele, è stato Paolo Magri a tracciare un bilancio dell’anno appena trascorso, un resoconto delle caratteristiche del contesto in cui operiamo e una previsione di ciò che può accadere nei prossimi mesi: “Quest’anno poteva andare decisamente peggio – ha esordito Magri – Forse il peggio è alle spalle, i segnali sembrano suggerire un certo rallentamento. Poi, invece, nel giro di qualche giorno esplode la guerra in Israele ed è quella più impattante per tutto il mondo. Non siamo abituati a vivere tutte queste crisi insieme: delle guerre di questa portata sono impensabili, il pensiero ovviamente va alle vittime, ma di fatto è un mondo che ha tre guerre contemporaneamente, soprattutto dal punto di vista americano”.

La visione triadica torna anche nel suo intervento, con tre elementi che contraddistinguono il nostro vivere quotidiano, ossia il mondo della geopolitica, dell’insicurezza e della frammentazione. “Se per l’imprenditore era fondamentale la regola ‘produrre a poco prezzo, dovunque, e vendere a prezzo elevato’, con la guerra ci siamo resi conto che è il contrario, perché ormai si cerca il prodotto più sicuro e non più quello economico – ha detto Magri -. Ed è la stessa cosa che stiamo facendo per la transizione green. Abbiamo vissuto l’insicurezza in questi anni, quella sanitaria, economica, tecnologica, energetica. Tutto ciò porta alla frammentazione, nel mondo in cui prevale l’economia, cominciano a crearsi delle fazioni, con le grandi potenze in competizione”.
Importante, quindi, il punto di vista dell’Ispi che, come sottolineato anche dal vice direttore generale Arca fondi Sgr, Simone Bini Smaghi, “può aiutarci a dare una lettura ai mutamenti continui. Questa analisi è molto utile per quello che stiamo vivendo, è molto efficace per continuare a progredire”.

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