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Palermo, stop agli sprechi con il Reddito alimentare

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Palermo, stop agli sprechi con il Reddito alimentare

Gioacchino D’Amico  |
mercoledì 01 Maggio 2024

La città si prepara alla sperimentazione del Reddito alimentare: 2 milioni di euro per creare una rete di attività a sostegno degli indigenti. L’assessora Pennino: “Occasione unica per il sociale”

PALERMO – Annunciata dal Comune l’imminente attivazione del Reddito alimentare, progetto promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con l’intento di realizzare una doppia missione: da una parte la riduzione degli sprechi e, dall’altra parte, l’assistenza concreta alle persone in condizioni di povertà.

Il Reddito alimentare non solo a Palermo

La misura in questione, che al momento verrà sottoposta a una prima fase di prova – non soltanto a Palermo ma anche nei Comuni di Genova, Firenze e Napoli – potrà contare su un fondo per la sperimentazione che, per l’anno in corso, ammonta a oltre 2 milioni di euro. Somme stanziate dallo Stato con la Legge di bilancio approvata a dicembre del 2022 e relativa al triennio 2023-2025.

Donazione e la distribuzione di prodotti alimentari

Occorre prestare attenzione all’uso della parola “reddito”, visto il significato comunemente attribuito a questo termine. Non si tratta di un circuito basato sull’erogazione di denaro, bensì sulla donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e, in particolare, delle cosiddette eccedenze, chiaramente nei casi in cui non risulti compromessa la qualità, l’igiene e la sicurezza del bene: si va dalle scorte alimentari invendute, ai prodotti prossimi alla data di scadenza, fino ai beni che non possono essere commercializzati per via di imballaggi difettosi.

Donazione in favore di famiglie e persone indigenti

Per quanto riguarda i beneficiari, la donazione dei generi alimentari verrà effettuata in favore di famiglie e persone indigenti, già in carico ai Servizi sociali del territorio di Palermo. Ancora, destinatari potranno essere le persone individuate e segnalate dalle associazioni partecipanti, nonché coloro che, trovandosi in un evidente stato di bisogno, ne facciano richiesta.

Gli importi del fondo per la sperimentazione saranno impiegati a titolo di rimborso per i soggetti che operano nel settore alimentare e che prenderanno parte all’iniziativa, svolgendo le attività necessarie per la messa in pratica della misura: l’approvvigionamento e il trasporto dei prodotti, il loro confezionamento e infine la consegna.

Concretezza e capacità di soddisfare più esigenze sono i valori che trovano espressione in questo progetto, secondo quanto emerge dalle parole dell’assessora alle Attività sociali del Comune di Palermo, Rosi Pennino, che afferma: “Si tratta di una misura che punta davvero a produrre qualcosa di concreto nell’ambito dell’assistenza a quelle fasce sociali svantaggiate, fornendo loro quei beni di prima necessità fondamentali al relativo sostentamento. La doppia valenza del taglio agli sprechi e, contemporaneamente, dell’invio di alimenti verso chi più ne ha bisogno rappresenta un’occasione unica di impiego virtuoso di fondi nel sociale.”

Riguardo all’inizio della sperimentazione, l’assessora Pennino dichiara: “La scadenza per la presentazione delle candidature da parte dei soggetti interessati dal progetto è stata prorogata al 6 maggio. Dopo una fase di valutazione delle domande pervenute potrà partire l’iter progettuale che garantirà la misura del Reddito alimentare.”

“La scelta ricaduta su Palermo – aggiunge Pennino – ha avuto sicuramente un impatto molto positivo su tutte le parti chiamate in causa. Per gli operatori del settore alimentare ed enti del Terzo settore si presenta la possibilità di ridurre gli sprechi, e di conseguenza le perdite, sugli alimenti invenduti. Dunque, ci aspettiamo una positiva risposta in termini di partecipazione e adesione al progetto del Ministero.”

Il Reddito alimentare contro la povertà

Il Reddito alimentare, pertanto, può configurarsi come un’importante reazione al fenomeno povertà che si abbatte sul territorio, ma (con la prospettiva di venir messo a sistema) può incidere su delle problematiche che si estendono su tutto il territorio nazionale. Sul fronte della povertà, i numeri che riguardano il nostro Paese sono tutt’altro che incoraggianti. Secondo il report pubblicato dall’organizzazione ActionAid, in Italia 6 milioni di persone versano in condizioni di indigenza alimentare, 600 mila delle quali si trovano in Sicilia.

Una panoramica altrettanto negativa si delinea sull’altro tema che interessa il Reddito alimentare, quello della lotta allo sperpero di risorse. In Sicilia, tra gli sprechi che si registrano nei contesti familiari e quelli che avvengono nell’ambito delle attività economiche, si stima che vadano perdute ogni anno circa 400 mila tonnellate di cibo.

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