Con gli italiani costretti
tra le mura domestiche dall’emergenza coronavirus, in oltre la metà delle
famiglie (53%) si preparano in casa i dolci tipici della Pasqua nel rispetto
delle tradizioni locali. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’,
presentata in occasione della riapertura del mercato degli agricoltori di Campagna
Amica a Roma in via Tiburtina, in vista delle prossime feste blindate.
Un’occasione per presentare la prima sfilata dei dolci regionali di Pasqua e le
lezioni degli agrichef per aiutare gli italiani a restare a casa senza
rinunciare alla buona tavola. La necessità di passare il tempo fra le mura
domestiche ha spinto al ritorno della cucina casalinga fai da te, sottolinea la
Coldiretti, con la riscoperta di ricette e i dolci della tradizione. Da qui
l’impennata degli acquisti di farina (+100%), lievito di birra (+73%), zucchero
(+43%) e uova fresche (+40%). Un’opportunità per seguire gli agrichef, i cuochi
contadini di Terranostra in una serie di tutorial e corsi on line dove vengono
spiegati trucchi e segreti della tradizione. Per garantirsi i prodotti tipici
del territorio giusti gli agricoltori si sono organizzati in tutta Italia nei
mercati e nelle fattorie anche con la consegna a domicilio. Tanti i dolci della
tradizione pasquale, dove ogni regione dal Nord al Sud vanta la sua specialità.
Dalle pannarelle della Basilicata, ai cuculi calabresi, alla cuddura cu l’ova
siciliana. E se in Emilia arriva l’antico il Bensòne, in Friuli vince la pinza,
nel Lazio la pizza dolce, in Liguria i canestrelli, in Lombardia la classica
colomba, in Veneto la fugassa, in Umbria la ciaramicola, nelle Marche le
ciambelle, nel Molise la Pigna, in Toscana la Schiacciata Pisana all’aroma di
anice.
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di Redazione
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