Pd, “Covid, Musumeci sbaglia i conti sui malati, danni gravi” - QdS

Pd, “Covid, Musumeci sbaglia i conti sui malati, danni gravi”

Raffaella Pessina

Pd, “Covid, Musumeci sbaglia i conti sui malati, danni gravi”

sabato 20 Giugno 2020

I dem chiedono una commissione parlamentare d'indagine dopo la scoperta che il numero di soggetti positivi nell’isola era più basso di quello comunicato. “Gestione fallimentare ”, sottolinea il M5s. Le percussioni economiche. Razza, "nemici della contentezza"

“Il Pd all’Ars chiede di istituire una commissione parlamentare di indagine sulla gestione dell’emergenza Covid-19 in Sicilia e sui dati relativi al numero dei soggetti positivi”.

Questa la presa di posizione di oggi di Giuseppe Lupo, capogruppo dei Dem all’Assemblea regionale.

“Al silenzio del presidente Musumeci seguono le prime giustificazioni dell’assessore alla Salute Ruggero Razza – ha aggiunto – e sono davvero deboli e insufficienti a chiarire i diversi aspetti della vicenda, anzi sembra quasi che ‘la pezza sia peggiore del buco’. Oltretutto lo stesso assessore ammette di essere stato a conoscenza dell’errore da alcune settimane”.

“Qui – ha dichiarato Lupo – c’è in ballo la salute dei cittadini, finanziamenti pubblici, organizzazione della rete sanitaria, effetti sociali ed economici, stiamo parlando di una vicenda dai risvolti delicatissimi: il Parlamento siciliano deve essere messo nelle condizioni di capire cosa è accaduto e il presidente Musumeci venga in aula e si assuma le sue responsabilità”.

“Oltretutto – ha concluso l’esponente dem – con il passare delle ore e il rimbalzare della notizia dei ‘dati sbagliati’, si sta creando un pericoloso effetto nell’opinione pubblica, che da adesso in poi può essere portata a sottovalutare il rischio di contagio pensando che i dati della Regione sono stati, e potranno essere ancora, attendibili”.

Da ieri gli attacchi  delle opposizioni

Le opposizioni hanno attaccato duramente il governo regionale sulla vicenda dei conti sbagliati dei malati Covid in Sicilia.

Il Partito democratico, a tal proposito, ha chiesto che il Presidente della Regione si rechi in Parlamento per riferire come possa essere accaduto di sovrastimare il numero dei malati. “A causa del conteggio sbagliato si è determinato un allarme evidentemente sovradimensionato – hanno detto il capogruppo Pd all’Ars Giuseppe Lupo ed il parlamentare regionale Baldo Gucciardi – che ha portato alla paralisi delle attività commerciali con provvedimenti drastici di chiusura che in Sicilia sono andati anche al di là di quelli indicati dal governo nazionale. Ma cosa ancora più grave è che l’intero sistema sanitario regionale è stato ‘tarato’ sull’emergenza Covid più di quanto fosse necessario: questo ha spostato intere strutture e risorse sanitarie sulla cura al Coronavirus, rinviando o congelando gli interventi ‘ordinari’ per patologie anche gravi. Così oggi ci troviamo con malati ‘non-Covid’ che non sono stati curati nel modo adeguato, con esami rinviati, diagnosi tardive, ospedali ‘dedicati’ e non ancora ‘riconvertiti’ con enorme dispendio di fondi pubblici, liste d’attesa ingolfate, e ci vorranno mesi per un ritorno alla normalità”.

“Il presidente Musumeci, che fino ad oggi ha gestito in prima persona l’intera organizzazione dell’emergenza Coronavirus, ha commesso un errore gravissimo che i siciliani stano pagando e pagheranno a caro prezzo – hanno proseguito Lupo e Gucciardi – e adesso tenta di nascondere tutto limitandosi a comunicare il numero inferiore di malati, e fingendo di non vedere le conseguenze del suo madornale errore. Questa vicenda non può essere chiusa con un comunicato stampa: Musumeci venga immediatamente in Parlamento, si assuma le sue responsabilità e spieghi cosa è successo e soprattutto cosa si sta facendo per rimediare rapidamente a questo drammatico pasticcio a danno della salute e dell’economia dei siciliani”.

I deputati M5S della commissione Salute dell’Ars, Giorgio Pasqua, Salvatore Siragusa Francesco Capello e Antonio De Luca, parlano di gestione fallimentare della pandemia. “È – dicono – l’ennesima prova del fallimento nella gestione della pandemia del governo Musumeci. Chiederemo in commissione un approfondimento su questo tema direttamente a chi ha avuto ruoli di responsabilità e sulla catena di comando. Ci chiediamo se tali errori siano da imputare anche a chi è stato nominato da Musumeci quale commissario straordinario per l’emergenza”.

R.P.

I toni trionfalistici sulla Sicilia covid-free

Ieri sera l’assessore alla Sanità Ruggero Razza aveva parlato con toni trionfalistici del fatto che la Sicilia era a un passo dall’essere dichiarato territorio “Covid free”.

Le persone attualmente positive sono infatti solo 153 rispetto agli 805 che venivano indicati ufficialmente appena due giorni fa. Non si tratta di un crollo improvviso dei contagi ma più semplicemente di una correzione nella procedura di raccolta dei dati.

Il numero sensibilmente più basso di positivi è infatti il risultato del processo di allineamento dei dati relativi all’emergenza Coronavirus curato dall’osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione delle Asp. In pratica in diversi casi non venivano registrate le progressive guarigioni cliniche avvenute da parte di pazienti che continuavano a risultare, dal punto di vista statistico, ancora positivi al tampone. La procedura ha pertanto permesso l’allineamento dei due flussi.

“Buone notizie dalla Sicilia: siamo a un passo dall’essere Covid-free. Le polemiche di queste ore non possono superare mesi di grande lavoro, senza tregua. E chiedo un po’ di rispetto per gli oltre tremila malati e quasi trecento deceduti”, ha scritto l’assessore Razza su Facebook.

Le polemiche a cui si riferisce Razza riguardano proprio le dichiarazioni di alcuni esponenti regionali del Pd, come Nello Di Pasquale e Antonello Cracolici, che hanno accusato l’assessore di avere sovrastimato del 500% il numero dei pazienti ancora positivi.

Razza ha replicato sempre con un post su Facebook in cui parla di “nemici della contentezza”.

“Dare l’idea che da noi il coronavirus non sia esistito, oltre a essere falso è irrispettoso. E i professionisti della nostra sanità non lo meritano. Godiamoci, invece, il primato siciliano, o abbiamo dimenticato quando i giornali titolavano sulla Sicilia a minor contagio in Italia?”.

Razza ha pubblicato anche l’immagine, poi rimossa, di un gregge di pecore “che vanno in redazione”, suscitando la reazione dell’Assostampa che ha stigmatizzato “la simpatica equivalenza tra giornalisti e ovini”.

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