Pensioni, in Sicilia gli importi più bassi, 4 mila euro meno di Lazio e Lombardia - QdS

Pensioni, in Sicilia gli importi più bassi, 4 mila euro meno di Lazio e Lombardia

Serena Giovanna Grasso

Pensioni, in Sicilia gli importi più bassi, 4 mila euro meno di Lazio e Lombardia

giovedì 18 Luglio 2019

Istat: nell’Isola in media si percepiscono 15.887 €. Tra Milano ed Agrigento 8mila euro di differenza. Le donne percepiscono importi più contenuti: nella nostra regione 13.826 euro

PALERMO – Non solo redditi, ma anche pensioni: la Sicilia si conferma come una delle regioni in cui gli importi pensionistici sono più bassi.

Secondo i dati contenuti all’interno del rapporto Bes (Benessere equo e sostenibile), recentemente diffuso dall’Istat, nel 2017 il reddito pensionistico nella nostra regione è stato mediamente pari a 15.887 euro: si tratta del quarto valore più contenuto in Italia, redditi pensionistici più bassi solo in Basilicata (15.334 euro), Calabria (15.348 euro) e Molise (15.635 euro).

Nell’Isola i redditi pensionistici appaiono in linea rispetto al Mezzogiorno (15.966 euro), ma ben al di sotto rispetto alla media italiana (18.236 euro) e oltre quattromila euro meno rispetto al Lazio (20.581 euro) e Lombardia (19.751 euro), le regioni con gli importi più elevati. Agrigento è la seconda provincia in Italia per ammontare pensionistico maggiormente contenuto (13.936 euro), segue solo a Crotone (13.830 euro), e si stacca di ottomila euro rispetto a Milano (21.990 euro), la provincia italiana con il reddito pensionistico maggiormente elevato.

Enna e Trapani si piazzano entro i primi dieci posti per importi maggiormente contenuti (rispettivamente settimo con 14.789 euro e nono con 14.932 euro). Seguono Ragusa e Caltanissetta (in dodicesima posizione con 15.080 euro e diciassettesima con 15.244 euro). Palermo e Messina sono, invece, le due province siciliane con l’importo maggiormente sostenuto per la nostra regione (rispettivamente al quarantatreesimo posto con 16.888 euro e quarantaduesimo con 16.845 euro).

D’altra parte, gli importi più elevati si concentrano a Roma, Trieste e Bologna, oltre alla già citata Milano, rispettivamente con 21.990 euro, 21.815 euro e 21.099 euro.

Le donne percepiscono un reddito pensionistico molto inferiore rispetto agli uomini: ad esempio in Sicilia, lo scarto è pari a 4.200 euro (rispettivamente 13.826 euro e 18.040 euro). Lecco è la provincia in cui è possibile osservare la distanza più consistente a livello nazionale, pari a 8.606 euro (rispettivamente 15.374 euro e 23.981 euro); mentre a Vibo Valentia la distanza si accorcia ed è pari a 1.523 euro (rispettivamente 14.098 euro e 15.621 euro). Nella nostra regione, lo scarto più consistente si osserva a Siracusa (15.367 euro), mentre quello più contenuto ad Agrigento (3.091 euro).

Inoltre, l’Isola è la seconda regione per incidenza di pensioni di basso importo (costituiscono il 16,4% del totale). In Campania è possibile osservare un’incidenza maggiormente elevata (17,3%). Dall’altra parte troviamo l’Emilia Romagna, regione in cui i redditi pensionistici di basso importo costituiscono appena il 7,3% del totale (nove punti percentuali meno della nostra regione).

A livello provinciale, è Crotone la città in cui tale incidenza raggiunge i valori più elevati (19,6%), seguono Napoli (19,4%) e Agrigento (18,9%). Al contrario, le incidenze più contenute si evidenziano a Ferrara (6,2%), Bologna (6,3%) e Rovigo (6,4%).

Anche in questo caso, si evidenziano importanti differenze di genere. Infatti, appare decisamente più marcata l’incidenza di pensioni con bassi importi tra le donne, piuttosto che tra gli uomini. In Sicilia, gli importi più bassi costituiscono il 14,5% del totale tra gli uomini e il 18,3% tra le donne.

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