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Pillola anti Covid, Pfizer cede licenza, corsa verso una produzione di massa

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Pillola anti Covid, Pfizer cede licenza, corsa verso una produzione di massa

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martedì 16 Novembre 2021

Secondo la compagnia la pillola ridurrebbe il rischio di ricovero e morte di quasi il 90%

Arriva il via libera della Pfizer ad una “produzione diffusa” della pillola antivirale, che aprirebbe alla produzione in tempi celeri anche per i paesi in via di sviluppo.

L’azienda ha annunciato la rinuncia alle royalites (diritti esclusivi di produzione).

Seguendo la strada già intrapresa da Merck, il colosso farmaceutico sigla un accordo di licenza con la Medicines Patent Pool sostenuta dall’Onu per ampliare l’accesso alla sua pillola antivirale nei paesi in via di sviluppo.

L’intesa per aumentare le forniture delle pillole anti virali di Pfizer. I produttori di farmaci generici potranno infatti produrre il farmaco in anticipo rispetto al via libera delle autorità per velocizzare le forniture ai paesi a reddito medio e basso. L’accordo è il primo con cui la società apre alla condivisione della tecnologia su un prodotto anti Covid.

Cosa succede dopo il via libera di Pfizer

La casa farmaceutica ha firmato un accordo con la Medicines Patent Pool – una organizzazione sostenuta dall’Onu – per consentire ad altre compagnie di produrre la sua pillola sperimentale contro il Covid-19. Una decisione che potrebbe rendere la cura accessibile a oltre metà della popolazione mondiale.

I termini dell’accordo sulla pillola Medicines Patent Pool consentirà che aziende produttrici di farmaci generici, producano il farmaco antivirale per l’uso in 95 Paesi, potendolo fornire così al 53% della popolazione mondiale.

Esclusi dall’accordo alcuni grandi Paesi come il Brasile: secondo i termini dell’accordo Pfizer non riceverà royalties sulle vendite nei Paesi a basso reddito, mentre rinuncerà a quelle sulle vendite in tutti i Paesi coperti dall’accordo in cui il Covid-19 rimane un’emergenza di salute pubblica.

La pillola antivirale della Pfizer, efficace al 90%, i test effettuati in Russia

Secondo la compagnia la pillola ridurrebbe il rischio di ricovero e morte di quasi il 90% (nelle persone con infezioni da coronavirus da lievi a moderate). Pfizer aveva dichiarato di voler chiedere alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti e ad altri regolatori di autorizzare la pillola il prima possibile.

I test sulla pillola anti-coronavirus della Pfizer sono partiti in Russia lo scorso 12 Novembre, e continueranno fino a marzo 2023, con sperimentazioni su un gruppo di 90 persone che ha mostrato sintomi di Covid-19, e vengono effettuati su pazienti che potranno curarsi da casa

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