Piana di Catania, lavori per ripristinare la condotta “dimenticata” da tre anni - QdS

Piana di Catania, lavori per ripristinare la condotta “dimenticata” da tre anni

Chiara Borzi

Piana di Catania, lavori per ripristinare la condotta “dimenticata” da tre anni

giovedì 15 Febbraio 2024

L’infrastruttura permette di irrigare 7 mila ettari di territorio. Passanisi (Coldiretti): “Un segnale importante, ma alla Regione chiediamo una continuità di interventi”

CATANIA – Sono iniziati lo scorso lunedì i lavori sulla condotta Magazzinazzo, nel catanese, rimasta smantellata per quasi tre anni a causa dei danni provocati dall’alluvione del 2018. Gli operai sono intervenuti già su alcuni metri delle condotta, lunga 540, su cui la Regione, tramite il Consorzio di bonifica, ha investito 2 milioni di euro per ripristinare la struttura e tornare ad irrigare 7 mila ettari di territorio al confine tra Catania e Siracusa.

Segnale importante da parte della Regione siciliana

“È certamente un segnale importante da parte della Regione e un intervento fondamentale che, come Coldiretti Catania, abbiamo sollecitato costantemente da quando Magazzinazzo ha smesso di funzionare” ha dichiarato il presidente etneo Andrea Passanisi. Magazzinazzo porta acqua a valle, ma soprattutto la riporterà a monte degli agrumeti presenti nella Piana di Catania.

Magazzinazzo condotta fondamentale per Catania e Siracusa

“Parliamo di una condotta fondamentale per due province, Catania e Siracusa – ha proseguito Passanisi – e ancor di più per tutto il comparto agrumicolo della zona. Quel che domandiamo ora alla Regione è continuità di interventi e l’inizio di una programmazione attraverso i Consorzi di bonifica. Chiediamo lo sblocco della riforma dei Consorzi, ferma da troppo tempo in Commissione bilancio all’Ars. Il comparto agricolo è storia, tradizione e simbolo della Sicilia e per questo non bastano singoli interventi. Abbiamo bisogno di una programmazione organica per far ripartire, attraverso i Consorzi, tutto il comparto”.

Servirà tempo per poter sfruttare di nuovo l’impianto

Per i produttori e capo azienda della zona, l’inizio dei lavori sulla condotta Magazzinazzo è un buon segnale, ma servirà tempo per poter sfruttare di nuovo l’impianto. Di riflesso, servirà in primis risolvere il problema che tiene ferma l’acqua all’interno della diga di Lentini. “I lavori sono iniziati e per beneficiare della condotta servirà lavorare almeno fino alla prossima estate – ha stimato il presidente di Coldiretti Scordia Vito Amantia -. Anche quando il lavoro sarà completo, dovranno essere prima o contemporaneamente sostituite le pompe per il sollevamento dell’acqua della diga di Lentini. Servizio che avrà costi di servizio altissimi a causa del caro energia”. Se quello degli investimenti per il ripristino degli impianti e per la rinascita dei consorzi di bonifica è un compito che la Regione può assolvere, nulla si può umanamente per la manca d’acqua.

“Senza acqua la situazione può solo peggiorare a prescindere da qualsiasi intervento – ha spiegato Amantia -, la mancanza di piogge è in assoluto il problema più grande del momento”. Lo scorso 6 febbraio si è insediata a Palazzo d’Orléans, l’unità di crisi regionale sull’agricoltura con l’obiettivo di individuare le strategie di intervento per il superamento delle emergenze che sta vivendo l’agricoltura in Sicilia. L’unità di crisi è stata istituita dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ed è presieduta dall’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino.

La task force è composta dai dirigenti generali dei dipartimenti Agricoltura, Dario Cartabellotta, Attività sanitarie ed osservatorio epidemiologico (Dasoe), Salvatore Requirez, Acqua e rifiuti, Calogero Giuseppe Burgio, Protezione civile, Salvo Cocina, oltre al segretario generale dell’Autorità di bacino, Leonardo Santoro. Alla riunione hanno preso parte anche il capo di gabinetto di Palazzo d’Orléans, Salvatore Sammartano, e il dirigente del Servizio tutela delle acque idriche, Antonino Granata.

Tornando ai lavori sulla condotta di Magazzinazzo, i vertici del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale, insieme al commissario straordinario, hanno espresso soddisfazione per la capacità delle Regione siciliana di recuperare fondi che stavano per andare persi. Gaetano Punzi e Giuseppe Spartà hanno parlato di “finanziamento Cipes, che stava per andare perduto” e hanno evidenziato un aumento delle somme investite attingendo a fondi regionale per 600 mila euro. “Senza queste somme – hanno spiegato – non si sarebbero potuti appaltare i lavori che renderanno un servizio essenziale agli agricoltori di una porzione della piana di Catania”.

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