Povertà energetica, 4 milioni di famiglie in difficoltà. Allarme Sicilia - QdS

Energia, 9 milioni a rischio povertà. Allarme in Sicilia, atteso intervento Governo

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Energia, 9 milioni a rischio povertà. Allarme in Sicilia, atteso intervento Governo

Salvatore Rocca  |
sabato 03 Settembre 2022

La nostra Isola è uno dei territori italiani a soffrire maggiormente l'accesso ai servizi energetici essenziali. La prossima settimana atteso intervento del Governo

Nel nostro Paese sono sempre più numerose le famiglie che rischiano di dovere fare i conti con la “povertà energetica”.

La eco del conflitto russo ucraino, l’inflazione crescente e l’aumento sconsiderato dei prezzi delle bollette di luce e gas stanno pesando come dei macigni nell’economia dei nuclei familiari italiani.

Secondo la recente elaborazione effettuata dall’Ufficio studi CGIA di Mestre, sulla base degli ultimi dati consultabili nel rapporto OIPE 2020, in Italia sarebbero 4 milioni le famiglie in difficoltà.

Povertà energetica, italiani in crisi prima di aumento prezzi

Complessivamente, si stimano 9 milioni di persone nel Paese a rischio povertà energetica.

Il dato diventa ancora più allarmante se si pensa che tale stima è stata compiuta con informazioni raccolte prima della crisi energetica che ha travolto l’Europa nel corso di questi mesi.

Chi rischia di cadere in povertà energetica?

Ma cosa significa rischiare di cadere in “povertà energetica”? Vuol dire non riuscire a utilizzare regolarmente un impianto di raffreddamento o riscaldamento.

Ancora peggio, si traduce nell’impossibilità di usare elettrodomestici ad alto consumo energetico a causa delle difficoltà economiche.

Secondo l’Ufficio studi, a soffrire maggiormente di questa condizione sono le famiglie numerose, con alloggi fatiscenti e capofamiglia giovane, senza lavoro e/o immigrato.

Povertà energetica, situazione critica in Sicilia

Preoccupante, in particolare, è la situazione che riguarda il Sud Italia. Nel Mezzogiorno a rischiare la povertà energetica è il 24%-36% delle famiglie residenti.

La Sicilia è una delle regioni dell’Italia meridionale a risentire maggiormente del problema dell’accesso ai servizi energetici essenziali.

Nell’Isola, infatti, sarebbero tra i 481mila e i 722mila i nuclei familiari incapaci di sostenere le spese per far fronte ai fabbisogni energetici di luce e gas. Peggio della Sicilia soltanto la Campania con una forbice che oscilla tra le 519mila e le 779mila unità.

Energia, a ottobre nuova impennata dei costi

A pagare il prezzo maggiore degli aumenti di luce e gas in autunno, secondo le ultime stime dell’Ircaf, saranno ancora le famiglie.

Dal 1° ottobre, infatti, è atteso un ulteriore incremento delle tariffe pari, addirittura, al raddoppio delle stesse. Tale situazione, sempre secondo Ircaf, potrebbe aprire le porte a una vera e propria recessione per l’alto costo dell’energia e delle materie prime.

A breve nuovo decreto contro caro energia

Per la prossima settimana, intanto, è attesa in Parlamento la discussione del nuovo decreto sul caro energia. Il Ministero della Transizione Ecologica, retto da Roberto Cingolani, avrebbe già presentato un piano per ridurre i consumi e frenare l’impennata dei costi.

Tra le misure prevista l’abbassamento dei termosifoni di un grado (da 20 a 19 gradi) e lo spegnimento un’ora prima dei riscaldamenti. Con tali provvedimenti si mirerebbe a ridurre i consumi di un miliardo di metri cubi nell’ultima metà del 2022 e di 2 miliardi nel 2023.

Bollette, Speranza: “A breve intervento Governo”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha confermato l’imminente intervento del Governo sul caro bollette. In queste ore, intanto, il ministro della Salute Roberto Speranza.

“Sicuramente la prossima settimana lavoreremo in questa direzione. Il presidente del Consiglio Draghi sta programmando un intervento corposo e importante che vada nella direzione di dare sostegno alle famiglie e alle imprese”, ha dichiarato il ministro.

Sempre Speranza non esclude la possibilità dei razionamenti in autunno: “Lo valuteremo. Tutti i Paesi europei stanno dando segnali di una maggiore attenzione che io credo sia giusta nell’utilizzo dell’energia”.

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