Premio Danzuso, la doppia edizione al teatro Brancati per celebrare la musica e l’arte - QdS

Premio Danzuso, la doppia edizione al teatro Brancati per celebrare la musica e l’arte

Elettra Vitale

Premio Danzuso, la doppia edizione al teatro Brancati per celebrare la musica e l’arte

giovedì 08 Dicembre 2022

Lunedì scorso la cerimonia per gli anni 2021 e 2022, un evento dedicato alle eccellenze culturali siciliane e nazionali

CATANIA – Sembrava quasi di toccarla con mano quell’aria di Catania bedda al teatro Brancati in occasione della doppia edizione del Premio Domenico Danzuso, che si è svolta lo scorso lunedì. La cerimonia, infatti, dopo una lunga pausa causata dal Covid, ha visto sul palco i premiati che si sono distinti negli anni 2021 e 2022.

L’evento gode di numerosissimi promotori, istituzionali e non, a cominciare dal teatro Brancati, per poi passare al Massimo Bellini, allo Stabile, al teatro della Città e alla Scam che, con Toni Maugeri, ideò il premio. Da sottolineare il Patrocinio del Comune di Catania ma anche il sostegno dell’Accademia di Belle Arti, dell’associazione siciliana della Stampa, del Conservatorio Vincenzo Bellini, delle fondazioni Domenico Sanfilippo e Marilù Tregua, dell’Istituto siciliano di Storia dello spettacolo, dei Lions Catania Host, del Lyceum Club e, infine, Soroptimist.

Proprio quest’anno si celebra il centenario della nascita del giornalista, saggista e critico teatrale catanese a cui è intitolato il riconoscimento, scomparso ventidue anni fa. Un personaggio di spicco della cultura etnea che, come scrisse il regista Maurizio Scaparro “per oltre mezzo secolo in Sicilia e in Italia fu l’alfiere di una critica pacata, intelligente, costruttiva, concepita per migliorare e far crescere comunità, quelle della prosa e del melodramma, anima e coscienza di una società ben più ampia”.
La serata è stata quindi l’occasione perfetta per celebrare le eccellenze del mondo culturale catanese, siciliano e italiano, dal teatro alla musica passando per l’arte. A condurre l’appuntamento è stata la magistrale Marina Cosentino in collaborazione con il giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso.

Dopo i saluti in remoto della madrina della manifestazione, Lina Polizzi Danzuso, l’evento si è aperto con la consegna del premio speciale del ventennale 2021 alla rinomata famiglia dei Ferro-Carrara, da diverse generazioni maestri del teatro siciliano. Antonello Piraneo, direttore de “La Sicilia” ha consegnato il premio all’attrice Francesca Ferro, sorella del regista Guglielmo, che ha invitato a salire con lei sul palco anche il figlio Ruggero e ha colto l’occasione per ricordare il padre Turi e la madre Ida Carrara, nonchè le famose zie Franca Manetti e Maria Tolu.

Successivamente è stato il turno dell’edizione 2022 che ha visto il suo incipit con la consegna del premio al contrabbasista Nicola Malagugini da parte di Anna Rita Fontana, presidente della Società catanese Amici della musica, meglio nota come Scam. Il musicista, insieme ai violinisti Valentina Caiolo e Antonio Angelico e alla violoncellista Raffaella Suriano, si è esibito nel celebre “A te o cara” del celebre Bellini, nella trascrizione del musicista trapanese Antonio Scontrino.

A essere insignita per le sue eccellenze nel campo della cultura italiana è stata anche la scrittrice, regista e critica teatrale Maricla Boggio, che ha ricordato l’amico Danzuso, passando in rassegna episodi di collaborazione professionale tra i due ma anche simpatici aneddoti. L’artista, seppur non fisicamente presente, è intervenuta con un breve estratto video e la consegna “in remoto” è stata fatta da Filippo Romeo, segretario provinciale di Assostampa il quale ha sottolineato l’importanza della promozione della cultura tra giovani e giovanissimi al fine di mantenere vive le tradizioni isolane e non solo e di garantire che personalità di spicco, come quelle presenti nel corso della serata, possano essere conosciuti anche dalle generazioni contemporanee.

Sul palco è stato poi chiamato Giovanni Anfuso che ha ricevuto il riconoscimento da parte della scrittrice e filologa Sarah Zappulla Muscarà. Il regista che “deve il successo alla sua concezione totalizzante del Teatro” nel corso della sua carriera ha rappresentato e fatto conoscere agli spettatori alcuni dei luoghi più suggestivi della nostra terra, guidato da quello che lui stesso ha definito “l’amore più grande della mia vita, il teatro”.

Il giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso ha poi consegnato il premio, che è stato fisicamente realizzato dallo scultore dell’Accademia di Belle Arti di Catania Pierluigi Portale su progetto grafico del direttore Gianni Latino, al light designer Franco Buzzanca, membro di una consolidata dinastia di “Signori della luce” che per oltre mezzo secolo ha illuminato i palchi di tutta Catania e non solo.

Momento di grande commozione per Lidia Bagnato, nipote del musicista e teatrante Pippo Russo, venuto a mancare qualche mese fa, che ha ricevuto il riconoscimento da Carmelo Galati, presidente del Conservatorio di Catania. Quest’ultimo ha colto l’occasione per esprimere la gioia e la soddisfazione per il riconoscimento ottenuto proprio quest’anno dall’Istituto musicale il quale, dopo il via libera del ministero dell’Università, ha autorizzato la “statizzazione”. Nel frattempo sono state anche passate in rassegna alcune delle più celebri canzoni di Rosa Balestrieri, prodotte proprio dal celebre Russo e rimaste ancora inedite.

Dopo le lacrime è stata la volta delle risate con l’ingresso sul palco del mattatore “sempre ragazzino” Tuccio Musumeci che, con la sua inconfondibile verve ha accolto il riconoscimento consegnatogli dal magistrato Santino Mirabella per il celebre “Pipino”, uno spettacolo teatrale a firma di Tony Cucchiara e Renzo Barbera che ancora, dopo ben 44 anni (ovvero metà di quelli del suo più celebre interprete) non smette di riscuotere successo e attira il pubblico di tutta la Sicilia e non solo. Sarà proprio il teatro Brancati, infatti, a ospitarne le repliche durante il periodo natalizio.

Spazio anche al cinema, con un collegamento in remoto di Roberto Andò, insignito per il recentissimo film “La stranezza”, una pellicola che ha già ottenuto il plauso degli spettatori, tutto intriso di Sicilia, teatro e cultura.La consegna virtuale è stata curata dalla presidente del Soroptimist Lisania Giordano, alla presenza di alcuni degli attori del film vincitore del “biglietto d’oro”: Laura Giordani, Marta Limoli e Aldo Failla.

Un momento è stato dedicato anche alla consegna di una borsa di studio, a mano del presidente del Lions Club Catania Host, Orazio Licciardello, allo studente dell’Accademia di Belle Arti etnea Calogero Arcidiacono, che si è distinto per il suo eccellente impegno nel settore della scultura. Con loro anche il direttore dell’Istituto, Gianni Latino, e il docente Pierluigi Portale.

La premiazione è poi ripresa con l’arrivo sul palco dell’artista Nerina Chiarenza “un tesoro umano vivente” che già dal 2013 è stata iscritta nel Registro delle eredità immateriali dell’Isola per le sue eccellenti abilità come pittrice di carretti siciliani, passione che non ha mai abbandonato e che si auspica di poter tramandare alle nuove generazioni.

Filippo Donzuso ha poi proceduto a conferire “virtualmente” il premio Danzuso alla coreografa Silvana Lo Giudice, che non ha potuto presenziare all’evento, “figlia d’arte, diplomata nell’Accademia Nazionale di Roma, per anni tersicorea del Bellini, poi coreografa di importanti spettacoli”, rappresentante di un’altra grande famiglia siciliana di artisti.

In ultima battuta, a chiusura della manifestazione, sono saliti sul palco Pucci Giuffrida, di Al-Cantara, e Carmelo Schilirò, del Risto Arte Musa di Catania, che hanno parlato di poesia, di vini e prelibatezze, le stesse offerte agli ospiti nella degustazione di chiusura serata. Un viaggio, insomma, quello di lunedì che ci parla ancora una volta di una terra e, ancor più, di una città come Catania intrisa di cultura, culla e casa di artisti di fama nazionale e internazionale.

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