Pressione acqua a Catania, problemi nell'estate 2023: ecco perché

Catania, acqua “a singhiozzo” e pressione ridotta in alcune aree: ecco perché

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Catania, acqua “a singhiozzo” e pressione ridotta in alcune aree: ecco perché

Giuliano Spina  |
sabato 08 Luglio 2023

La fornitura dell’acqua a Catania è un tema molto "caldo" in estate: ecco le risposte ad alcuni problemi denunciati dai cittadini.

Rubinetti quasi a secco nella città etnea. La fornitura a singhiozzo dell’acqua a Catania è un tema che, in particolare nei mesi estivi, fa discutere molto dato l’innalzamento delle temperature e il fabbisogno di acqua in netta crescita per le varie esigenze quotidiane. Nei giorni scorsi infatti i residenti di alcune zone della città hanno denunciato l’erogazione limitata del prezioso “oro blu”.

Per alcuni sarebbe difficile perfino lavarsi. Una situazione praticamente insostenibile, soprattutto con il caldo estivo. Ecco cosa sta succedendo e quali le motivazioni del disagio che si è verificato anche negli anni scorsi.

Acqua “a singhiozzo” a Catania, cosa succede

Attilio Pavone, componente del gruppo Catania Mobility Lab, attraverso i social ha alzato la voce contro queste presunte inefficienze nella fornitura di acqua, sottolineando come la riduzione della pressione in alcuni quartieri cittadini fosse dovuta ai tagli del servizio conseguenza dell’innalzamento del costo dell’energia elettrica.

In una lettera postata sui social, Pavone si esprime con preoccupazione anche sulla salubrità dell’acqua: “Io quell’acqua la bevo e non intendo rinunciare a questo mio diritto inviolabile”, scrive su Facebook, aggiungendo “(Voi amministratori) state giocando con l’acqua, che è molto peggio che giocare col fuoco”.

Il vero motivo della riduzione della pressione dell’acqua

Il motivo della riduzione della pressione dell’acqua in alcune aree di Catania è stato reso noto dal segretario della Filctem Cgil Catania, Jerry Magno, intervenuto al Qds. Secondo Magni, la mancanza delle piogge degli scorsi mesi invernali ha fatto la sua parte ma ci si starebbe attivando per risolvere la problematica nel giro di qualche giorno.

“La riduzione della pressione dell’acqua – spiega Magno – è dovuta principalmente all’abbassamento delle falde acquifere causato a sua volta dalla siccità dei mesi scorsi, con un’assenza di piogge per diverso tempo. Siamo venuti a sapere che la Sidra ha acquistato un pozzo nella zona di Acireale grazie al quale si preleverà acqua e si cercherà quindi di risolvere i problemi dove in questo momento c’è carenza di pressione, immettendo più litri nella tubazione e aumentando automaticamente anche la pressione. L’estensione di una rete idrica nuova significa anche che stanno facendo gli investimenti giusti”.

“Io sono dell’idea che debba partire il servizio idrico integrato il prima possibile, in modo da risolvere tanti altri problemi con un unico ente che lo gestisce – prosegue il sindacalista. Già a Catania e provincia abbiamo 72 acquedotti, il che è un’anomalia, tra acqua pubblica e acquedotti privati, un unicum in tutta Italia. C’è un discorso aperto in merito a ciò perché l’acqua deve essere un bene pubblico. Adesso sentiremo i colleghi di Cisl, Uil e Ugl e cercheremo di fare una richiesta di incontro alla Sidra per capire meglio i suoi progetti e il suo piano industriale”.

Le prossime manovre della Sidra

Ma è il presidente della Sidra, Fabio Fatuzzo, a entrare più a fondo nella questione, illustrando i dettagli relativi all’acquisizione del nuovo pozzo ad Acireale e di quello che si è già fatto e che si intende fare a breve.

“Si tratta di un problema già evidenziato da noi – specifica Fatuzzo –. Purtroppo le falde, a causa della scarsità di piogge del decorso inverno, si sono abbassate fortemente. Questa penuria di acqua ovviamente ha determinato questi disservizi in alcune zone di Catania. Noi riteniamo di aver alleggerito la situazione perché qualche giorno fa abbiamo firmato l’accordo per l’affitto del pozzo che si trova ad Acireale e distribuisce l’acqua nella zona della Reitana. Lo gestiremo noi e avremo una maggiore quantità di acqua che dovrebbe consentire di avere un servizio migliore. Il pozzo è già collegato alle nostre condotte, perché già in passato ci forniva acqua. Pensiamo che nei prossimi giorni la situazione possa migliorare di gran lunga”.

“Nei giorni scorsi abbiamo fatto delle turnazioni, con alternanza nelle zone a fasce orarie, in modo tale da dare acqua a tutti, specialmente a coloro che hanno un minimo di riserva e che possono utilizzarla nel corso della giornata – aggiunge. I cittadini potranno quantomeno essere meno preoccupati e se potranno stare tranquilli lo sapremo tra qualche giorno. Il problema delle falde, che porta anche alla riduzione della riserva di acque, lo abbiamo evidenziato anche al Prefetto. Stiamo cercando anche di riprendere la fornitura da un pozzo che avevamo interrotto a causa dei costi elevati. Ci è stato chiesto un supporto finanziario e stiamo valutando per capire se le proposte sono ragionevoli. Per la Zona Industriale c’era un problema con la ditta fornitrice che abbiamo risolto”.

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