Progetto Gol, in Sicilia esclusi i Neet: cosa succede - QdS

Progetto Gol sotto accusa, in Sicilia esclusi i Neet: enti di formazione preoccupati

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Progetto Gol sotto accusa, in Sicilia esclusi i Neet: enti di formazione preoccupati

Michele Giuliano  |
lunedì 06 Marzo 2023

Motivo di grande preoccupazione per gli enti di formazione, che vedono restringersi notevolmente la potenziale platea dei soggetti da formare.

Il progetto Gol, il programma “Garanzia di occupabilità del lavoratori”, potrebbe essere lo strumento per la ripartenza della formazione professionale, che negli ultimi anni ha vissuto momenti di estremo precarietà e difficoltà. Eppure, lo stesso avviso predisposto dalla Regione sembra giocare contro gli enti di formazione.

È quello che sostengono diversi enti datoriali: Forma Sicilia, Federterziario Scuola Sicilia, Cenfop, Asef, Anfop e Forma.Re., che hanno inviato una nota all’assessore all’istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano e al dirigente generale del dipartimento formazione professionale, Maurizio Pirillo.

La richiesta

La richiesta è diretta: la convocazione urgente del comitato per le politiche regionali della formazione. L’assessore Turano ha subito raccolto la segnalazione e annuncia di aver già chiesto agli uffici una rivisitazione del bando e il posticipo dei termini di scadenza.

Gli enti datoriali partono da una disamina temporale dei fatti: “Al fine di mitigare l’impatto economico e sociale della pandemia, l’Unione Europea ha varato uno strumento finanziario senza precedenti, per dimensioni finanziarie e per strumenti messi in campo. A seguire, la Regione Siciliana ha adottato il proprio piano attuativo regionale del programma e quindi, l’assessorato regionale al ramo ha pubblicato l’Avviso 3/2022 per l’attuazione del programma Gol, da finanziare nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

L’analisi del bando

Nella lettera, quindi, sottoscritta da Antonino Reina di Federterziario, Gabriele Albergoni di Anfop, Gabriele Leanza di Forma, Massimo papa di Cenfop Sicilia e Benedetto Scuderi dell’Asef, si va ad esaminare il bando: “Da una prima analisi emerge una discrepanza tra i potenziali beneficiari individuati dal programma nazionale, nello specifico al punto 5 del documento programmatico pubblicato in Guri n.306 del 27.12.2021, e i potenziali beneficiarti individuati dalla Regione Siciliana, con deliberazione di giunta n.83 del 24 febbraio 2022”.

Cosa prevede il programma nazionale

Il programma nazionale prevede come beneficiari un gruppo molto ampio ed eterogeneo di lavoratori: chi ha ammortizzatori sociali in costanza o in assenza di rapporto di lavoro, i beneficiari di sostegno al reddito, i lavoratori fragili o vulnerabili, indipendentemente dalla presenza di un sostegno al reddito, come i giovani Neet, le donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi. Ancora, altri disoccupati con minori chance occupazionali, indipendentemente dalla presenza di un sostegno al reddito, come i disoccupati di lunga durata, giovani e donne, anche non in condizioni fragilità; lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi, o i lavoratori con redditi molto bassi.

Le differenze della Regione

“La Regione Siciliana – dicono le associazioni datoriali – con propria delibera di adozione del programma, rispetto ai beneficiari previsti dalla programmazione nazionale, esclude tutti i lavoratori disoccupati o inoccupati che non percepiscono alcun sostegno al reddito, al netto dei giovani Neet, che invece restano inclusi. Invece, l’amministrazione regionale, con l’emanazione dell’Avviso 3/2022, compie un ulteriore esclusione, ovvero non prevede tra i beneficiari neanche i giovani Neet”.

Si tratta di un motivo di grande preoccupazione per gli enti di formazione, che vedono restringersi notevolmente la potenziale platea dei soggetti da formare. Inoltre, la Regione Siciliana non ha emanato strumenti alterativi per la formazione professionale in favore dei disoccupati/inoccupati senza misure di sostegno, che resterebbero esclusi dalla misura Gol.

Turano: “Nota agli uffici”

La scelta dell’esclusione è poco chiara, perché nessuna delle Regioni che si trovano in uno stato più avanzato del programma, come Lazio, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, ha operato questa esclusione.

Scelte, insieme ad altre criticità minori, che inficiano notevolmente il lavoro degli enti, che hanno chiesto, per questo, un incontro urgente con gli uffici regionali per discutere del bando e delle scelte fatte dall’amministrazione. ”Ho fatto una nota agli uffici – replica l’assessore regionale Turano – chiedendo di allargare la platea dei potenziali beneficiari di questa misura. Ovviamente chiedendo anche il contestuale slittamento dei termini per partecipare all’avviso”.

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