Show di Fiorello su Raiuno la mattina, rivolta dei giornalisti del Tg1 - QdS

Programma di Fiorello su Raiuno la mattina, ma scoppia la rivolta dei giornalisti del Tg1

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Programma di Fiorello su Raiuno la mattina, ma scoppia la rivolta dei giornalisti del Tg1

lunedì 17 Ottobre 2022

In onda da novembre "Viva Asiago 10!", trasmissione satirica di intrattenimento. Ma esplode la protesta: "Quella fascia oraria appartiene all'informazione"

Fiorello sarà protagonista della mattina di Rai1 con “Viva Asiago 10!”. Ma esplode la protesta dei giornalisti del Tg1. Attraverso una nota del comitato di redazione, infatti, contestano la scelta di mettere nel palinsesto un programma satirico di intrattenimento al posto di quasi un’ora di programmazione gestita dal Tg1.

Il nuovo morning show andrà in onda sulla rete ammiraglia Rai, e anche su Radio2 e RaiPlay, già da lunedì 28 novembre, dopo tre settimane di rodaggio sulla piattaforma web con ‘Aspettando Viva Asiago 10!’, dal 7 novembre.

“Viva Asiago 10!”, il nuovo programma di Fiorello

La trasmissione di Fiorello andrà dunque in onda al mattino. Lo showman, con la mazzetta dei giornali a portata di mano, darà dunque la sveglia agli italiani. Un programma fatto di musica, leggerezza e commenti ironici alle news e ai protagonisti dell’attualità, come ai tempi di Edicola Fiore. Di recente Fiorello aveva dichiarato di voler ravvivare via Asiago. E l’ipotesi era di farlo con ogni probabilità trasmettendo dal ‘glass studio’, il box trasparente all’esterno della storica sede di Radio Rai.

No dei giornalisti del Tg1 al programma di Fiorello

La scelta di mettere in programmazione la trasmissione di Fiorello ha mandato su tutte le furie i giornalisti del Tg1. “Il Comitato di redazione del Tg1 esprime tutto il suo sconcerto e la sua totale contrarietà nell’apprendere del possibile approdo di un programma satirico di intrattenimento, guidato da Fiorello, al posto di quasi un’ora di programmazione gestita dal Tg1, nello specifico Tg1 Mattina“. Il comunicato del comitato di redazione inizia così. La rappresentanza sindacale della testata ammiraglia chiede chiarimenti all’azienda e minaccia proteste di fronte ai rumors sulla nuova trasmissione.

“Sappiamo che l’Usigrai non è stata preventivamente consultata, come deve avvenire in caso di cambio di palinsesto. E per questo ha già notificato all’azienda la mancata informativa – si legge ancora nella nota -. All’azienda come Cdr del Tg1 chiediamo: il Consiglio di Amministrazione della Rai è stato informato di tale cambiamento? I suoi componenti hanno tutti condiviso questa scelta? Noi come Cdr della redazione del TG1 sottolineamo la battaglia fatta per ottenere quegli spazi e lo sforzo enorme compiuto da tutti noi sul mattino, impegnandoci su un lavoro di ripensamento e valorizzazione di quella fascia. Ora abbiamo appreso che l’azienda sta pensando di ridurre lo spazio informativo del Tg1. Poniamo anche un’altra domanda: quali sono le motivazioni editoriali di tale scelta? Come si può pensare di interrompere il flusso informativo con un programma satirico, generando confusione nel pubblico a casa? Non si può ospitare questo nuovo programma nella fascia della rete successiva al Tg1 e al Tg1 mattina dopo le 9.00? Un programma satirico con ospiti come quello che intuiamo dalle notizie circolate inoltre avrà un costo maggiore per l’azienda rispetto alla produzione del telegiornale e del Tg1 mattina”, prosegue il comunicato del Cdr.

Infine la richiesta del comitato di redazione. “Chiediamo pertanto all’azienda di rispondere invece alle nostre costanti lamentele e denunce riguardanti le carenze di troupe e zainetti sempre più difficili da trovare. Chiediamo di conoscere la ratio di tale decisione, senza prevedere una compensazione per il Tg1. La Direzione, che abbiamo incontrato oggi su questo e altri temi, ha condiviso la nostra preoccupazione sulla riduzione degli spazi editoriali del Tg1. Come Cdr siamo consapevoli che questa decisione semplicemente non può essere accettata, né tantomeno imposta, e rappresenta uno sfregio al nostro impegno quotidiano. Ci riserviamo di mettere in campo tutte le opportune forme di protesta. Questo tema sarà al primo punto della prossima Assemblea di redazione, che convochiamo il prossimo giovedì 20 ottobre e alla quale sarà presente il Segretario dell’Usigrai Daniele Macheda”, conclude il Cdr del Tg1.

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