Racalmuto, chi è l'uomo fermato per l'omicidio dei genitori

Racalmuto, chi è l’uomo fermato per l’omicidio dei genitori: droga e violenze nel suo passato

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Racalmuto, chi è l’uomo fermato per l’omicidio dei genitori: droga e violenze nel suo passato

Irene Milisenda  |
mercoledì 14 Dicembre 2022

Salvatore Gioacchino Sedita è in stato di fermo di indiziato di delitto. Oggi il sopralluogo dei Ris nel luogo del delitto. Il cordoglio del Sindaco, le parole dell'avvocato dell'indagato

Racalmuto, il “paese della ragione” cosi definito dallo scrittore Leonardo Sciascia, è sotto shock.

L’ennesima tragedia nell’Agrigentino, si è consumata ieri sera all’interno di un’abitazione al terzo piano in via Rosario Livatino, a pochi passi dalla stazione ferroviaria del paese. Qualche settimana fa un altro drammatico omicidio ha insanguinato la provincia. Un cardiologo, Gaetano Alaimo, è stato ucciso da un paziente, Adriano Vetro, all’interno del suo studio medico.

La ricostruzione del duplice omicidio a Racalmuto

Giuseppe Sedita, 66 anni, e la moglie Rosa Sardo, 61 anni, sono stati rinvenuti nella sala da pranzo, quasi abbracciati, in un lago di sangue. Il figlio, Salvatore Gioacchino Sedita, 34 anni, è stato fermato dai Carabinieri con l’accusa di aver accoltellato con una mannaia i genitori.

La lunga notte di interrogatorio, il racconto “confuso” dell’assassino

Salvatore Sedita, dopo una lunga notte di interrogatorio, fatto dal sostituto procuratore Gloria Andreoli, non avrebbe detto di aver ucciso i genitori. Il suo racconto è confuso, è vuoto, dice di non chiamarsi Salvatore Sedita ma quella è solo una maschera, racconta di un uomo con dei tatuaggi in faccia, capelli lunghi, un macete in mano che sarebbe entrato dentro casa e che lui sarebbe andato in stanza.

Il sopralluogo dei Ris di Messina

Sono tanti gli elementi che portano al fermo indiziato di delitto del giovane racalmutese. All’interno dell’abitazione i carabinieri del nucleo investigativo hanno rinvenuto i vestiti sporchi di sangue, una tavola apparecchiata per tre persone che si apprestavano a pranzare: soltanto uno dei tre posti a sedere è rimasto integro al passaggio della furia omicida.

Questa mattina dopo una riunione, per fare il punto della situazione, alla caserma di corso Garibaldi, i carabinieri del Ris di Messina si sono spostati alle case popolari di viale Rosario Livatino, dove è avvenuto l’omicidio per passare al setaccio l’intera abitazione.

Il sindaco di Racalmuto: “Tragica vicenda su cui riflettere”

“Una vicenda brutta che ci deve far riflettere su cosa sta succedendo nella nostra società. Mi relazionerò con l’ufficio dei servizi sociali per capire quali altri casi ci sono in paese in maniera tale da scoraggiare e impedire il verificarsi di analoghe vicende. Il nostro paese è scosso, non capiamo più da dove vengono i pericoli. Dobbiamo affrontare il problema a tutti i livelli. Il disagio è alto per cui altrettanto alta deve essere l’attenzione delle istituzioni.” Lo dice il sindaco di Racalmuto, Vincenzo Maniglia, annunciando che il giorno dei funerali sarà lutto cittadino.

L’avvocato di Salvatore Sedita: “Una tragedia preannunciata”

Viene da chiedersi: ma è stata una tragedia preannunciata? Si poteva evitare?

L’indagato nel corso del tempo, avrebbe minacciato e aggredito più volte i genitori, ha maltrattato l’ex moglie con cui aveva un figlio, Simone, biondo e occhi azzurri come lui. Lo stesso ha dichiarato di fare uso di stupefacenti, crack, hashish ma alcool, che forse lo hanno aiutato in questo gesto efferato.

“Il mio assistito non ha ammesso nessuna responsabilità, ma credo sia necessario comprendere se effettivamente sia in grado di intendere e volere”. Cosi Ninni Giardina, avvocato difensore di Sedita. “Il mio assistito è un soggetto fragile, è una persona che andava aiutata, visti i precedenti, nessuno l’ha fatto, dove sono i servizi sociali? Non è mai stato seguito da nessuno. E’ una tragedia immane, i genitori sono delle vittime perchè hanno perso la vita in maniera brutale, definisco vittima il mio assistito e non un Mostro. Incominciamo da una rivoluzione culturale, perché queste persone vanno recuperate, vanno reinserite nella società, non vengono abbandonate. Perché quello che avvenuto non deve più accadere”, ha concluso l’avvocato Ninni Giardina.

L’indagato Salvatore Sedita, si trova adesso in stato di fermo di indiziato di delitto, al reparto di Psichiatria dell’ospedale San Giovanni di Dio, ad Agrigento dove i medici stanno anche accertando se era o meno sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Irene Milisenda

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