Raccolta differenziata, Catania città intorno al 33% - QdS

Raccolta differenziata, Catania città intorno al 33%

Melania Tanteri

Raccolta differenziata, Catania città intorno al 33%

giovedì 28 Dicembre 2023

I 28 Comuni etnei afferenti alla Srr dell’area metropolitana in media superano il 50%. Il presidente Laudani: “Entro gennaio dovremmo firmare il contratto di progettazione dell’impianto di Pantano d’Arci”

CATANIA – Risultati decisamente migliori rispetto all’anno scorso, con percentuali di differenziata in aumento anche nel capoluogo. È ancora lunga la strada per normalizzare la situazione dei rifiuti nella provincia di Catania, eppure, il 2023 si chiude positivamente. Questo è ciò che conferma il presidente della Srr Catania area metropolitana, Francesco Laudani che, dati alla mano (fermi a ottobre 2023, dal momento che non tutti i Comuni hanno comunicato quelli relativi al mese scorso), illustra i risultati dell’anno che sta per concludersi e i progetti per il 2024.

“Per quanto riguarda la raccolta differenziata dai 28 Comuni – afferma il presidente della Società di regolamentazione dei rifiuti – abbiamo superato il 50%. In questa media rientra anche il comune di Catania – precisa – che la fa abbassare, ma che a novembre ha avuto una percentuale del 33,68 di differenziata”.

Quasi tutti i Comuni della Srr hanno superato il 65%

Insomma, il dato resta positivo nonostante sia tirato verso il basso dal capoluogo dove, comunque, passi avanti ne sono stati fatti. Il dato complessivo del 2022, infatti, era intorno al 45%. “Da un controllo di tutte le attività – prosegue Laudani – devo dire che quasi tutti i Comuni della Srr, a parte qualche eccezione, hanno abbondantemente superato il 65% di differenziata. Qualcuno addirittura l’84%. Evidentemente, l’attività di formazione e informazione delle amministrazioni comunali sta dando risultati – continua Laudani pronto già a guardare al nuovo anno e ai nuovi obiettivi da raggiungere.

“E’ vero che è stata portata avanti un’ottima raccolta differenziata – dice – ma ora bisogna cercare di avviare in alcuni Comuni che hanno percentuali alte, una tipologia di raccolta differenziata che sia ancora più selettiva ma, non per questo, costosa”. L’esempio che porta il presidente Laudani è quello della raccolta di carta e cartone senza la busta in plastica. “Questo – spiega – ci consentirebbe di ridurre un po’ i costi, anche perché sono tanti i cittadini virtuosi che non vedono risultati per quanto riguarda la bolletta”. Obiettivo per il 2024 è dunque, aumentare la gestione “in” di alcuni servizi ma non solo: “Tanti Comuni si sono allineati con la raccolta dell’indifferenziata ogni 15 giorni – continua Laudani: questo aiuta la raccolta perché si produce meno indifferenziata, potendo aumentare i giorni di raccolta di altri materiali, come ad esempio la plastica”.

A Catania città nei tre lotti la percentuale è aumentata

Diverso il discorso per quanto riguarda Catania città: nei tre lotti la percentuale è aumentata, a Sud e Nord in particolare, ma resta ancora problematico il lotto centro. “Catania città supera il 33% di differenziata – sottolinea Laudani: i due lotti Sud e Nord hanno fatto registrare, sin dall’inizio, riscontri positivi. Il lotto Centro vede pian piano aumentare le percentuali ma occorre tempo per verificare se la variazione del capitolato voluta dal Comune darà risultati”.

Si attende il Piano regionale dei rifiuti

Che si attendono per l’anno nuovo, così come si attende il Piano regionale dei rifiuti che, stando a quando ci dice Laudani, dovrebbe vedere la luce entro la prima metà del 2024. Un passaggio fondamentale per quel che riguarda soprattutto l’impiantistica. “Mancano gli impianti e questo ci penalizza – insiste Laudani. Su Catania attendiamo il confronto con la Regione e, credo che entro gennaio, procederemo a firmare il contratto di progettazione dell’impianto di Pantano d’Arci. Insomma, secondo me, il 2024, in base al Piano regionale e alle attività della Srr, potrebbe rappresentare l’anno che riguarderà impiantistica sia privata che pubblica. Noi siamo pronti anche a revisionare il piano d’ambito in base al nuovo piano dei rifiuti”.

Infine il Pnrr

“Abbiamo avuto finanziati molti centri di raccolta oltre che l’acquisto di attrezzature – continua Laudani. La Srr ha infine avuto finanziata la realizzazione di una piattaforma informatica per la gestione dei flussi dei rifiuti di tutti i comuni. Ci darà la possibilità di monitorare un po’ tutto. Spero infine – conclude il presidente – che la Srr abbia nel 2024 un ruolo più centrale e più personale”.

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