Differenziata in chiaroscuro, a Licata si cerca una svolta - QdS

Differenziata in chiaroscuro, a Licata si cerca una svolta

Irene Milisenda

Differenziata in chiaroscuro, a Licata si cerca una svolta

mercoledì 09 Marzo 2022

Dopo rinvii e ritardi il servizio ha finalmente preso il via, anche se continuano a persistere criticità. Tra i problemi, le periodiche proteste da parte degli operatori ecologici

LICATA (AG) – Gestione dei rifiuti in chiaroscuro. Da un lato cresce la raccolta differenziata. Sono trascorsi circa sette mesi da quando la campagna è stata lanciata e il tasso è salito al 18 per cento. Si continua nella distribuzione dei mastelli e presto il servizio verrà esteso a tutti i quartiere del centro abitato e verranno rimossi i cassonetti dislocati sul territorio.

“A distanza di qualche mese dall’avvio del servizio – ha commentato il vice sindaco e assessore al Servizio dei rifiuti, Antonio Montana – i numeri e le percentuali stanno salendo e stiamo superando la gogna per la città. A meno di ritardi delle consegne dei mastelli o altri problemi, spero che entro l’estate il servizio possa essere avviato nell’intero perimetro urbano con l’obbligatoria realizzazione di isole ecologiche per i quartieri più lontani dal centro e per i cui residenti il conferimento è meno”.

Le criticità però, come accennato, sono ancora tante. Non soltanto sul piano operativo, ma anche su quello culturale: c’è ancora molto da fare affinché i cittadini acquisiscano una completa coscienza civica. In città non mancano le discariche abusive e cumuli di rifiuti di ogni genere sono comparsi nei giorni scorsi a pochi metri dalla spiaggia mare di Pisciotto. “Nel 2022 queste situazioni non sono più tollerabili”, hanno dichiarato dall’associazione ambientalista Mareamico di Agrigento, che ha segnalato alle autorità competenti il degrado. E ancora reti da pesca, materassi, olio esausto, casse di ferro, cassette di polistirolo e altro sono stati abbandonati all’interno del porto pescherecci di Marianello.

Altro problema è quello che riguarda gli operatori ecologici, che ormai periodicamente incrociano le braccia e protestano per il mancato pagamento dello stipendio. “Siamo in attesa del pagamento di gennaio e febbraio – hanno fatto sapere i rappresentanti dei lavoratori – e siamo sempre nella stessa situazione. Dobbiamo fermarci qualche giorno per ricevere lo stipendio”.

Nei giorni scorsi i dipendenti del servizio di raccolta rifiuti sono stati affiancati dalla Cgil Funzione pubblica: prima si sono riuniti in assemblea davanti al Palazzo di città e poi a hanno ottenuto un incontro con l’Amministrazione comunale, la Srr e le ditte che si occupano del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per cercare una soluzione immediata al problema ed evitare che la città venga sommersa ancora una volta dai rifiuti.

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