Elezioni, in provincia di Ragusa il centro-destra sbaraglia la sinistra - QdS

Elezioni, in provincia di Ragusa il centro-destra sbaraglia la sinistra

Stefania Zaccaria

Elezioni, in provincia di Ragusa il centro-destra sbaraglia la sinistra

mercoledì 31 Maggio 2023

Quattro i comuni della provincia al voto: Ragusa e Comiso confermano i sindaci uscenti Cassì e Schembari, Acate si affida alla new entry Fidone, mentre Modica sceglie l’ex assessore Caschetto

RAGUSA – Peppe Cassì, Maria Rita Schembari, Maria Monisteri Caschetto e Gianfranco Fidone. La provincia di Ragusa ha scelto i quattro sindaci rispettivamente nelle città di Ragusa, Comiso, Modica e Acate. In nessun Comune si andrà infatti al ballottaggio perché la situazione è stata già delineata con la prima tornata elettorale.

Per Ragusa e Comiso si tratta di due riconferme: nel primo caso, il sindaco uscente Peppe Cassì è stato rieletto primo cittadino con quasi il 63 per cento di preferenze, seguito dal candidato del centro sinistra Riccardo Schininà, con il 19,47 per cento, Giovanni Cultrera, con il 9,71 per cento e Sergio Firrincieli con il 7,9 per cento. Tanti i voti per le sue cinque liste che hanno superato la soglia di sbarramento. All’opposizione, se non ci saranno grossi stravolgimenti, andranno invece sette seggi.

Anche la città di Comiso non ha avuto dubbi: Maria Rita Schembari ha stravinto sul rivale Salvo Liuzzo, un 74,10 per cento contro un 25,90. Su 14.538 votanti, la Schembari ha ottenuto ben 10.519 voti, con una coalizione formata da Fratelli d’Italia, Ideazione e Comiso Vera. Nella sua coalizione, passano lo sbarramento ben 18 consiglieri. Senza partita, insomma, ed incuriosisce pensare che queste due rielezioni derivano proprio dagli anni più difficili della pandemia, segnale forse che le due Amministrazioni hanno lavorato bene e hanno compreso i bisogni dei cittadini.

E anche Modica conferma le orme del passato e anche se si cambia sindaco, la coalizione è sempre la stessa. Maria Monisteri Caschetto, già assessore dell’uscente Ignazio Abbate, è stata eletta con il 68,48 per cento, lasciando dietro Ivana Castello con il 24 per cento e Nino Gerratana con il 7,52. Anche qui, è stato tutto ben delineato già dai primi scrutini e il Consiglio comunale sarà fondamentalmente rappresentato solo dalla Maggioranza visto che l’opposizione dovrà accontentarsi di pochissimi seggi: soltanto tre. La lista più votata è stata quella della Democrazia Cristiana, che avrà ben sette consiglieri comunali. Per i cittadini modicani che pensavano di far “cambiare aria alla città”, soprattutto dopo aver appreso che i conti comunali non sembrano tanto in ordine, dovranno quindi attendere qualche altro anno. Dispiace, però, apprendere che lo spazio di manovra per l’opposizione sarà di fatto pressoché inesistente.

Per quanto riguarda Acate, invece, è stata una new entry ad essere eletta al primo turno. Gianfranco Fidone, con il 40,20 per cento, è stato eletto sindaco, battendo di fatto ben tre candidati, Giovanni Caruso, Giovanni Di Natale e Francesco Raffo. Esponente del centro destra, con la lista “Acate punto a capo”, Fidone è stato eletto con un’affermazione netta, distanziando i suoi avversari. È stato scelto, infatti, con 1907 voti e una percentuale del 39,41 per cento.

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