La provincia iblea in prima linea contro la violenza sulle donne - QdS

La provincia iblea in prima linea contro la violenza sulle donne

Stefania Zaccaria

La provincia iblea in prima linea contro la violenza sulle donne

mercoledì 22 Giugno 2022

Nuovo Protocollo d’intesa, sulla scia dei progetti già avviati a marzo 2021, che mira alla promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione e al contrasto del fenomeno della violenza

RAGUSA – Prevenire e contrastare la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. In prefettura a Ragusa si è ribadita l’attenzione a questo fenomeno di cui ci siamo occupati già in passato. Anche con la precedente guida si era infatti voluto evidenziare che era massimo l’impegno nel contrasto della violenza con una serie di iniziative.

Adesso, l’argomento torna vivo e il prefetto Giuseppe Ranieri ha voluto sottoscrivere proprio in questi giorni una nuova adesione al Protocollo d’Intesa per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto della violenza.

Il documento, già sottoscritto nel marzo 2021 da un’ampia platea di enti pubblici e privati – tutti impegnati in prima linea nelle azioni di contrasto al pericoloso e diffuso fenomeno – si arricchisce adesso della presenza dell’associazione ‘Contro Tutte Le Violenze’ (Cotulevi) con sede a Trapani, impegnata da anni nel settore con sportelli antiviolenza presenti in quasi tutta la Regione, che, nel condividere pienamente le finalità e le progettualità del protocollo, si propone di fornire un ulteriore supporto alle attività in essere in questo ambito provinciale.

“Con l’odierna sottoscrizione, avvenuta con la partecipazione del procuratore della Repubblica, del questore, dei comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale – hanno ribadito dalla prefettura di Ragusa – si intende fornire un rinnovato impulso alle attività di prevenzione e contrasto del fenomeno, in relazione alle quali saranno a breve tenuti ulteriori incontri finalizzati, tra l’altro, ad assicurare la concreta presenza sul territorio di sportelli dedicati, fornendo risposte coordinate al problema della violenza di genere intra ed extra familiare”.

“L’intesa – hanno aggiunto – vede già coinvolti l’Autorità giudiziaria, le Forze dell’ordine, i Comuni capofila di distretto, l’Ufficio scolastico provinciale, l’Azienda sanitaria provinciale, l’Ufficio del lavoro, l’Ispettorato del lavoro, l’Ufficio di esecuzione penale esterna e l’Ufficio Servizi sociali del Dipartimento della Giustizia minorile, l’Inps, l’Inail, le Organizzazioni sindacali, i Centri antiviolenza, i Centri ascolto e le Case rifugio, gli Ordini professionali degli avvocati, dei medici, dei farmacisti e la Consulta femminile del Comune capoluogo”.

Durante la sottoscrizione è stato ribadito che di fronte a un fenomeno così radicato e a tratti silente, si può far fronte solo attraverso una rete di servizi tra i diversi soggetti pubblici e del privato sociale: solo così si potranno fornire risposte coordinate tra loro per garantire la migliore assistenza a tutte le donne vittime di violenza.

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