Reddito di Cittadinanza, dietrofront Governo: cosa succede - QdS

Reddito di Cittadinanza, il Governo ci ripensa: non sarà cancellato, cosa succede

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Reddito di Cittadinanza, il Governo ci ripensa: non sarà cancellato, cosa succede

Salvatore Rocca  |
venerdì 21 Aprile 2023

Marcia indietro del Governo sul Reddito di Cittadinanza, saranno ancora in tanti a percepirlo. Ecco perché e cosa sta succedendo.

Dietrofront del Governo sul Reddito di Cittadinanza. La misura di sussidio destinata a essere cancellata nei prossimi mesi non sparirà definitivamente, ma verrà ancora percepita da una larga platea di cittadini. Secondo la Manovra recentemente varata dall’esecutivo, circa 404mila beneficiari sono considerati come “occupabili” e, pertanto, destinati a perdere il Reddito di Cittadinanza entro il 1° agosto 2023.

Tuttavia, in base agli accertamenti compiuti in questi mesi, quasi la metà – 191mila circa – è stata ritenuta inoccupabile e, pertanto, impossibilitata a lavorare. Questi soggetti continueranno dunque a percepire il Reddito.

Reddito di Cittadinanza, arriva Pal

Gli altri, invece, avranno diritto all’accesso a un’indennità sostitutiva chiamata Pal (Prestazione di accompagnamento al lavoro) che scatterà proprio ad agosto e che rimarrà valida fino al 31 dicembre 2023. La marcia indietro del Governo, a quanto pare, è da ricercare nella stesura del decreto Lavoro al quale sta attualmente lavorando l’esecutivo.

La Prestazione di accompagnamento al lavoro è una misura “transitoria” pensata per quei percettori del Reddito di Cittadinanza ai quali non verrà rinnovato il sussidio. L’indennità sarà mensile e potrà essere percepita non oltre il 31 dicembre di quest’anno. In base alle ultime indiscrezioni, la Pal sarà pari a 350 euro al mese per ogni beneficiario.

Tuttavia, nel caso in cui nello stesso nucleo familiare dovesse esserci un secondo richiedente, è prevista un’erogazione aggiuntiva di 175 euro in più, per un totale di 525 euro.

Reddito di Cittadinanza, c’è anche Gil

Non si tratta, comunque, dell’unica misura che andrà a rimpiazzare il Reddito di Cittadinanza. Il Governo ha infatti deciso di introdurre anche la Garanzia per l’inclusione (Gil).

Tale contributo sarà versato a quei nuclei familiari al cui interno vi sia presente almeno un disabile, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età o una persona a cui è stato riconosciuto l’assegno per l’invalidità civile.

Mensilmente saranno riconosciuti 500 euro aggiornati alla scala di equivalenza, per un ammontare complessivo di 6mila euro annui. Il sussidio è poi integrato di ulteriori 280 euro al mese come contributo affitto, per un totale di 3.360 euro. La Gil sarà messa a disposizione dei beneficiari per 18 mesi. In seguito, dopo un mese di pausa, potrà essere percepito nuovamente per ulteriori 12 mesi.

Un commento

  1. Eleonora ha detto:

    Mi domando, cm si fa a vivere cn 350€ al mese???? E se c’è l’affitto da pagare con regolare contratto registrato??? È una miseria!!!! Se si pensa che in Europa non si può andare al di sotto dei 550 €.

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