Sicilia, messa in sicurezza di fiumi e centri abitati con i fondi Pnrr

Messa in sicurezza di fiumi e centri abitati con i fondi Pnrr, la Regione finanzia 12 interventi

Antonino Lo Re

Messa in sicurezza di fiumi e centri abitati con i fondi Pnrr, la Regione finanzia 12 interventi

Simone Olivelli  |
venerdì 23 Febbraio 2024

A essere interessate sono aree che ricadono nelle province di Catania, Palermo, Agrigento, Enna e Siracusa

Oltre 29 milioni, ripartiti tra miglioramento dei letti di fiumi e torrenti, interventi di stabilizzazione idrogeologica e sistemazione di strade. Sono le risorse che sono state stanziate dalla Regione attingendo da parte dei fondi che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha destinato alla Sicilia. L’elenco è contenuto in un decreto firmato da Salvatore Cocina, il dirigente del dipartimento regionale Protezione civile che nell’ambito del Pnrr ha ricevuto il compito di guidare le attività della Regione come amministrazione attuatrice degli investimenti. A essere interessate sono aree che ricadono nelle province di Catania, Palermo, Agrigento, Enna e Siracusa, con la prima che però riceverà larga fetta dei finanziamenti.

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I progetti sui corsi d’acqua

Sul fronte del miglioramento dei corsi d’acqua – tema che, per quanto potrebbe sembrare di secondo piano in un periodo di elevata siccità, nel recente passato ha più volte rappresentato un grave problema per l’incolumità delle persone e per la salvaguardia delle aziende agricole – il maggiore impegno economico interesserà i centri di Scordia e Lentini, a cavallo tra le province di Catania e Siracusa. Qui, infatti, si lavorerà alla ricostruzione degli argini crollati del torrente Cava, per un progetto valutato 5,3 milioni di euro. Ammonta a poco più di 3,1 milioni la cifra che servirà a intervenire su un tratto lungo oltre 32 chilometri del fiume San Leonardo a Catania. Finanziamento pressapoco simile sarà destinato invece al vallone Frattina, al torrente Azzirolo e al fiume San Leonardo che, in provincia di Palermo, attraversano i centri di Caccamo, Campofelice di Fitalia, Ciminna e Mezzojuso. Tornando nel Catanese, 18,4 chilometri del fiume Dittaino saranno oggetto di lavori per un importo di un milione e 785mila euro. Più economico l’intervento sul Simeto: 883.400 euro per un tratto di circa nove chilometri.

Soldi per le reti viarie

Ad Agrigento arriveranno 1,7 milioni di euro per un intervento che punta a ripristinare la viabilità di via Caterina Ricci Gramitto, dove si lavorerà anche sul versante sottoscarpa. A Palagonia (Catania), due milioni serviranno a mettere in sicurezza i versanti del colle della Croce, che sovrasta il centro abitato. Nello stesso centro del Calatino, è pari a un milione l’importo che si è deciso di stanziare per ripristinare la funzionalità dei canali di raccolta delle acque meteoriche. I finanziamenti toccheranno anche Militello Val di Catania, dove due milioni e mezzo dovrebbero essere sufficienti a rimettere in sesto parte delle arterie stradali comunali e anche una porzione di rete interopederale. L’obiettivo, in questo caso, è quello di mettere in sicurezza anche il sistema idrografico e le presenze storico-monumentali. Restando in provincia – a Scordia, dove nella memoria collettiva sono rimaste le conseguenze disastrose dell’evento alluvionale del 2021 – un canale di gronda verrà realizzato a monte dell’abitato, lungo la via Nenni e fino al torrente Loddiero. Per riuscirci ci saranno a disposizione quattro milioni.

L’unico intervento che interessa l’Ennese riguarda il centro di Piazza Armerina: poco meno di tre milioni per opere di regimentazione idraulica e di stabilizzazione dei versanti di via Sotto Santoro. A San Mauro Castelverde (Palermo), infine, l’apposizione di reti paramassi e la ricostruzione di muri e di strade dissestate saranno finanziate con un milione.

Procedure semplificate

Il decreto firmato da Cocina attinge ai fondi previste per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico. L’elenco di quelle che sono state ritenute dalla Regione l’esigenze più pressanti per il territorio isolano e che rientrano tra i nuovi interventi è stato inviato al governo nazionale a fine 2021, ricevendo l’ok della Protezione civile nazionale per un finanziamento complessivo di 63,7 milioni. Stanziate le cifre, adesso spetterà al dipartimento regionale tecnico e gli uffici provinciali del Genio civile occuparsi dell’indizione e dell’espletamento delle gare d’appalto. Le procedure, così come previsto per le opere finanziate dal Pnrr, potranno usufruire degli iter introdotti con i decreti Semplificazioni.

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