Restare o andare via, i dubbi dei grillini tentati da Giarrusso - QdS

Restare o andare via, i dubbi dei grillini tentati da Giarrusso

Patrizia Penna

Restare o andare via, i dubbi dei grillini tentati da Giarrusso

venerdì 27 Maggio 2022

Intanto in Sicilia via libera a primarie per Regionali, Di Paola: “Voto on line”. Angela Raffa “Ha ragione su Draghi ma non lo seguo, il M5s è la mia casa”

ROMA – Da ieri gira voce che l’ex iena, e ormai ex M5s, Dino Giarrusso, stia tallonando gli eletti tra Camera e Senato, offrendo caffè e uno scambio di chiacchiere per sondare malumori che nel M5S non mancano mai. E magari cavalcarli, ha detto qualcuno.

L’addio di Giarrusso ai pentastellati, avvenuto tra l’altro in diretta tv, ha fatto parecchio rumore, non solo per gli strascichi di polemiche già vecchie di alcune settimane e che l’annuncio ha soltanto esasperato, ma anche perché probabilmente Giarrusso ha interpretato il pensiero e il malcontento di tanti grillini della prima ora che oggi avvertono con imbarazzo la delusione e la disaffezione dei cittadini-elettori che avevano sposato un’idea politica precisa che ora però appare sbiadita, superata.

Giarrusso all’opera per un nuovo progetto politico

I fitti colloqui di ieri a Montecitorio con deputati e senatori, grillini delusi o addirittura già fuoriusciti dal Movimento, ci dicono che Giarrusso fa sul serio ed è già all’opera per dare vita al suo nuovo progetto politico: un movimento nuovo che non sia solo frutto di uno scouting di delusi e fuoriusciti ma che vada anche oltre e che tra i suoi pilastri abbia la lotta al divario Nord-Sud.

Tra gli eletti incontrati in queste ore dall’ex iena c’è anche Angela Raffa, deputata messinese del M5S. Che tuttavia nega interessi per il Movimento di Giarrusso: “Sono stata eletta grazie al Movimento – dice – per me è casa, rimango coerente. Non esiste altra forza politica che mi possa rappresentare. L’addio di Giarrusso mi ha sorpreso. Sapevo del suo malessere, ma non mi è mai passato per la testa di cambiare. Io fedelissima di Giarrusso? Non è vero, io sono stata eletta alla Camera prima che lui diventasse un personaggio del Movimento. Sulla democrazia partecipata la penso come Dino, mi auguro che per le regionali e per le politiche si facciano le parlamentarie online”.

Nel M5S divampa lo scontro tra governisti e anti-draghiani

Raffa però non nasconde che nel M5S divampa lo scontro tra governisti e anti-draghiani: il Movimento deve lasciare il governo? “Per me sì – chiosa – anzi: non dovevamo neanche entrarci. Capisco l’esigenza di difendere i nostri temi e le nostre posizioni, però non stiamo riuscendo a incidere come dovremmo. Guardo per esempio al superbonus: in manovra abbiamo ottenuto la proroga, poi Franco e Draghi hanno affossato questa misura. Dobbiamo aspettare che affossino tutti i provvedimenti? Dovremmo alzare il tiro, non vedo il motivo per cui rimanere in questa maggioranza”.
Conte, intanto, è tornato sulla vincenza ma solo per archiviarla in gran fretta, precisando che “possiamo già considerarla alle spalle”.

“Giarrusso – ha detto ieri il leader del Movimento Cinquestelle – ha fatto una scelta molto chiara e questo, anzi, ci aiuta ad essere ancora più chiari al nostro interno e più forti perché per esprimere una linearità di forza politica, una coerenza d’azione e una forza anche all’esterno, dobbiamo essere forti al nostro interno. Quindi questi passaggi ci aiutano a fare chiarezza”.

Elezioni in Sicilia, via libera alle primarie unitarie di M5S e Pd

In Sicilia, intanto, arriva il via libera alle primarie unitarie di M5S, Pd e sinistra per le regionali in Sicilia. “Sarà un metodo del tutto nuovo, all’americana. Il nome di questo progetto di partecipazione popolare lo sveleremo nei prossimi giorni, quando verrà definito il tutto”, spiega il capogruppo grillino all’Assemblea regionale siciliana Nuccio Di Paola, che ha partecipato, a casa del leader 5 Stelle Giuseppe Conte, a un incontro con il segretario del Pd Enrico Letta e con il referente dem in Sicilia, Anthony Barbagallo. Riunione nella quale è stato raggiunto l’accordo sulle primarie.

“Queste ‘primarie’ si svolgeranno in 40 giorni circa, un lasso di tempo nel quale gli aspiranti candidati si potranno confrontare davanti ai cittadini. La votazione sarà digitale, verrà tutto centralizzato in modo da avere un controllo massimo per evitare doppi voti e irregolarità. Ci sarà anche la possibilità di votare in postazioni fisiche ma solo dopo previa registrazione digitale. La gestione dei seggi fisici sarà digitale. Non si potrà votare se non si è registrati”, prosegue Di Paola.

Costruire una votazione sicura

Su quale piattaforma voterete? “Stiamo valutando. Potrebbe essere Sky Vote o altre piattaforme che ci diano la possibilità di costruire una votazione sicura. Il regolamento lo stiamo scrivendo con la coalizione. L’obiettivo è far scegliere il candidato presidente del campo progressista da quanti più siciliani possibile. Appena il regolamento sarà pronto ci sarà l’ultima valutazione da parte di Conte e Letta”, sottolinea il capogruppo M5S all’Ars.

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