Libero consorzio, “bacchettata” al gestore di Cava dei modicani - QdS

Libero consorzio, “bacchettata” al gestore di Cava dei modicani

Stefania Zaccaria

Libero consorzio, “bacchettata” al gestore di Cava dei modicani

sabato 14 Dicembre 2019

Emesso un provvedimento per “ottemperare alle prescrizioni riportate nelle ordinanze passate”. Siglato un protocollo d’intesa con i Comuni per affrontare l’emergenza spazzatura nelle strade extraurbane

RAGUSA – Sono diverse le criticità inerenti i rifiuti in provincia. Quella più grande è sicuramente il conferimento a Cava dei Modicani: l’impianto, dove conferiscono i comuni iblei, presenta infatti diverse problematiche che le recenti ordinanze commissariali hanno cercato di superare.

Gli ultimi valori riguardanti il superamento del parametro di Irdp (Indice respirometrico dinamico potenziale) su un campione di rifiuto biostabilizzato certificati dall’Arpa di Ragusa, però, risultano difformi rispetto a quelli effettuati dalla Srr Ato 7 di Ragusa e si è resa quindi necessaria l’emissione di una disposizione del commissario del Libero Consorzio comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, alla società di gestione dell’impianto di Cava dei Modicani.

“La disposizione – sottolineano dall’ex provincia – prevede di ottemperare alle prescrizioni riportate nelle ordinanze già emesse con il non superamento del parametro Irdp individuato, pertanto, l’attività dell’impianto può continuare limitatamente alle operazioni di tritovagliatura, fermo restando che la frazione di sottovaglio decadente dall’impianto di Tmb sia trattato presso altri impianti previa preventiva autorizzazione regionale”. Oltre ad emettere questa disposizione, il commissario Piazza ha chiesto un incontro urgente all’assessore regionale all’Energia, Alberto Pierobon, in considerazione del fatto che l’impossibilità di poter utilizzare l’impianto di Tmb di Cava dei Modicani nella sua interezza operativa, potrebbe determinare “conseguenze igienico sanitarie sottese all’interruzione di un pubblico servizio oltre che i pericoli per la incolumità pubblica e privata, affinché si proceda alla risoluzione della problematica”.

Nell’immediato, inoltre, per affrontare l’emergenza dei rifiuti speciali pericolosi soprattutto nelle strade extraurbane, il Libero Consorzio comunale ha siglato un protocollo d’intesa con i comuni iblei per la raccolta, il trasporto e il recupero dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi abbandonati lungo le strade extraurbane comunali del territorio provinciale, già deliberato da 8 dei 12 comuni iblei (all’appello mancano Ragusa, Modica, Comiso e Giarratana). “Non si tratta di ripulire strade e piazzuole di rifiuti solidi urbani ma – aggiungono dall’ex provincia iblea – di procedere ad eliminare i rifiuti speciali come l’amianto in un lavoro sinergico con i Comuni. Per tale progetto in sede di bilancio di previsione è stata impegnata una somma di 250 mila euro perché l’obiettivo è quello di avviare una stagione di rispetto e decoro del paesaggio ibleo. Un intervento che consentirà di dare risposte alle legittime istanze dei cittadini e dei turisti che auspicano un territorio pulito che mette in risalto la bellezza del paesaggio e del suo notevole patrimonio architettonico già riconosciuto dall’Unesco come bene dell’Umanità”.

“Un aiuto – dice il commissario Piazza – finalizzato ad essere, nel rispetto del principio di sussidiarietà istituzionale, un ausilio non solo economico a tutti i Comuni, ma anche a servire da sprone per una maggiore e più incisiva tutela e salvaguardia ambientale delle strade di rispettiva pertinenza”.

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