Rifiuti, arrivano i fondi per la bonifica di due ex discariche

Rifiuti, arrivano i fondi per la bonifica di due ex discariche: ecco cosa serve per non perderli

Antonino Lo Re

Rifiuti, arrivano i fondi per la bonifica di due ex discariche: ecco cosa serve per non perderli

Simone Olivelli  |
mercoledì 21 Febbraio 2024

A stanziarli è stata la Regione con tre decreti: le ultime

Sciara, Mineo, Villarosa. Sono questi gli ultimi Comuni siciliani, in ordine di tempo ma da qui in avanti altri ne arriveranno, a potere usufruire dei fondi per la bonifica delle ex discariche. Luoghi in cui un tempo, quando la normativa in materia di rifiuti aveva maglie più ampie, la spazzatura trovava posto non lontano dai centri abitati. Un’epoca che ormai appartiene al passato, ma che sul presente continua a farsi sentire in termini di rischi di inquinamento e conseguente necessità di messa in sicurezza. A stanziare i fondi, che fanno riferimento al Poc 2014-2020, il Piano operativo complementare dell’Unione europea, è stata nei giorni scorsi la Regione con tre decreti: per Sciara (Palermo) e Mineo (Catania) si tratta di somme da destinare alla bonifica, mentre per quanto riguarda Villarosa il finanziamento riguarda l’attività di caratterizzazione della discarica, ovvero l’insieme delle analisi utili a stabilire le criticità sulle matrici ambientali causate dal deposito pluriennale dei rifiuti.

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Necessità di rispettare i tempi

I provvedimenti firmati dal dirigente generale Calogero Burgio e dal dirigente del servizio Bonifiche Francesco Lo Cascio riguardano i progetti di risanamento e messa in sicurezza delle aree che si trovano nelle contrada Suonatore del centro del Palermitano e in contrada Poggio del Gatto nel comune del Calatino. Nel primo caso si parla di circa 792mila euro, una somma che nell’ultimo anno è stata dovuta aggiornare tenendo conto del nuovo prezziario approvato dalla Regione anche in seguito all’aumento delle materie prime. Per Sciara, infatti, si tratta di una seconda possibilità: in precedenza, infatti, il finanziamento era stato revocato dopo che le opere non erano state completate entro il 2022. Adesso il termine ultimo per completare gli adempimenti anche di natura amministrativa è fissato al 31 dicembre 2026, ma la tabella di marcia richiederà il rispetto di tempistiche intermedie particolarmente rigide: quattro mesi per espletare la gara d’appalto, due per consegnare i lavori all’impresa aggiudicataria che a sua volta avrà quattro mesi per completare la bonifica dell’ex discarica. Il cronoprogramma prevede infine che gli ultimi sei mesi siano equamente ripartiti tra collaudo e attività di rendicontazione finale.

A Mineo e Villarosa

A Mineo, invece, i lavori saranno più complessi e questo più lunghi. Il piccolo centro del Catanese potrà disporre di oltre tre milioni di euro per mettere in sicurezza i terreni di contrada Poggio del Gatto. A variare è anche il tempo a disposizione per completare le singole fasi: se per arrivare all’individuazione dell’impresa esecutrice ci saranno a disposizione solo tre mesi, a essere ridotti sono anche le tempistiche relative alla consegna, al collaudo e alla rendicontazione finale. Il motivo è semplice: per effettuare la bonifica della discarica serviranno due anni interi.

Per quanto riguarda Villarosa – dove prima di arrivare alla bonifica delle aree ricadenti nelle contrade Giulfo, Pagliarello, Parcazzone bisognerà attendere di capire quali sono le problematiche ambientali – l’impegno di spesa della Regione è di poco superiore ai 172mila euro. Il progetto dovrebbe svilupparsi in un arco di undici mesi, di cui quattro per il piano di caratterizzazione.

Il caso dell’ex discarica di Vittoria

La notizia dello stanziamento dei fondi, specialmente quelli per il Comune di Sciara, sarà sicuramente bene accolta a Vittoria. Il centro del Ragusano, infatti, a inizio anno aveva ricevuto la notizia della revoca del finanziamento precedentemente stanziato dal dipartimento regionale per mettere in sicurezza contrada Pozzo Bollente, dove si trova un sito di abbancamento dei rifiuti ormai dismesso ma che continua a preoccupare per le conseguenze in termini di inquinamento. In questi anni, a più riprese, sono stanziati fondi per la gestione del percolato, ma la necessità di intervenire con un progetto di bonifica si fa sempre più impellente. Tuttavia, il mancato espletamento della gara d’appalto entro il 2023 ha fatto venire meno i fondi. Con la Regione, tuttavia, che ha promesso di riprogrammare l’intervento nel prossimo futuro.

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