Riparte in Sicilia la stagione dei Treni del Gusto - QdS

Riparte in Sicilia la stagione dei Treni del Gusto

Desiree Miranda

Riparte in Sicilia la stagione dei Treni del Gusto

venerdì 12 Aprile 2019

Presentata ieri l’iniziativa dell’assessorato regionale al Turismo che ha come partner la Fondazione Ferrovie dello Stato
Dalla primavera sino all’inverno, passando per 87 comuni, 52 itinerari collegati alle prelibatezze dell’Isola

CATANIA – Tornano i Treni del Gusto in Sicilia. La regione si conferma meta privilegiata del turismo lento, prima tra le altre realtà italiane per questo nuovo modo di attrarre i turisti.

Dalla primavera fino alle soglie dell’inverno, appassionati di tutto il mondo potranno godere della scoperta di un nuovo modo di vivere il territorio: lentamente. Il mezzo di trasporto è il sempre romantico treno, ma non uno qualsiasi.

La Fondazione Ferrovie dello Stato, partner del progetto, mette a disposizione un prezioso parco di locomotive, automotrici e carrozze storiche, una anche a vapore, che garantisco un viaggio fuori dal comune.

Cinquantadue gli itinerari di quest’anno, tutti collegati a una prelibatezza siciliana come la frutta dell’Etna, le conserve e i formaggi del Val di Mazara, il pane cunzatu, ma anche le zuppe delle aree interne e gli agrumi.

Ben 87 i comuni coinvolti perché punto di partenza o tappe degli itinerari tra i quali borghi appartenenti al circuito “I borghi più belli d’Italia”, castelli, luoghi dell’arte contemporanea, itinerari letterari legati ai principali scrittori siciliani, luoghi della cultura, parchi, aree archeologiche, oasi, riserve naturali e isole. La novità di quest’anno infatti, oltre a un’offerta più ampia, è la possibilità di trascorse un intero fine settimana a bordo del treno storico. Alcuni percorsi prevedono di solcare il mare Mediterraneo e di arrivare fino alle isole, altri di partecipare a eventi come Chocomodica, Salina Isola Slow e la Fiera mediterranea del cavallo.

“La Sicilia vive un momento magico in termini turistici ma non possiamo cullarci, abbiamo il dovere di fare molto di più sul piano della programmazione, della qualità dei servizi, della collaborazione con gli enti locali e i privati. Il treno storico raggiunge località impensabili e fa degustare ai turisti i prodotti tipici locali. L’hanno scorso ha trasportato oltre 10 mila turisti e siamo davvero convinti che puntando su questo tipo di programmazione, riusciamo a crescere molto”, ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

Il progetto è dell’assessorato regionale del Turismo e dell’assessorato dello Sport e dello spettacolo, ma hanno dato il loro contributo anche gli assessorati dei Beni culturali e dell’identità siciliana e quello dell’Agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea.

Oltre alla Fondazione di FS inoltre, hanno un ruolo fondamentale la Ferrovia circumetnea e tutte le associazioni di volontariato che fanno anche da ciceroni ai tanti turisti e il progetto Slow food Sicilia. L’accordo tra le parti prevede una programmazione biennale, quindi sappiamo già che l’anno prossimo parleremo ancora di questa iniziativa. Un accordo che consente un’adeguata programmazione delle attività di promozione della Sicilia e dei territori creando i presupposti per considerare i Treni del Gusto parte dell’offerta turistica siciliana.

“Stiamo crando un brand che abbia come pilastri la destagionalizzazione e la fidelizzazione degli utenti. Abbiamo ricevuto molte email di gradimento e per la nuova programmazione abbiamo ascoltato i suggerimenti pervenuti. Abbiamo deciso di investire nel turismo lento ed esperienziale e la nostra Sicilia è la regione che meglio si presta con il suo entroterra ricco di paesaggi, cultura e conoscenza”, ha detto l’assessore al turismo della Sicilia, Sandro Pappalardo.

“Fare un viaggio del genere in Sicilia è un’esperienza unica, sembra quasi di fare un viaggio nel tempo e nel frattempo si alimenta la micro filiera in chiave green. La Sicilia è l’unica regione in Italia ad avere stabilizzato l’offerta e altre la stanno copiando”, ha detto il direttore generale della Fondazione FS, Luigi Cantamessa.

Desirée Miranda

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